Orgoglioso e fiero della sua squadra politica e dell' amministrazione comunale che lo hanno affiancato in questi ultimi quattro anni, ha detto Aleš Bržan che si ricandida per un secondo mandato alla guida di Capodistria. Abbiamo dimostrato che è possibile lavorare bene usando toni pacati, senza offese o intimidazioni, collaborando con tutti, ha ribadito. E' stato realizzato il 90% del programma presentato alle ultime elezioni, molti di più sono stati portati a termine strada facendo venendo incontro alle esigenze e bisogni del territorio e dei cittadini. Pronto il piano di azione per i prossimi quattro anni che vede in cima della lista l'inizio della costruzione del nuovo poliambulatorio, ma non solo.
"Per quanto riguarda il mio modo di lavorare sarà più o meno lo stesso" rileva ai nostri microfoni Aleš Bržan "naturalmente cercherò di imparare da qualche sbaglio che è successo nei quattro anni passati, però credo sia stato un mandato di successo,
perché abbiamo portato a termine molti più progetti, molte più cose che nel mandato passato. Però le priorità sono cambiate, quindi bisogna pensare molto di più all'autosufficenza energetica e alimentare i tu allora alimentare, dobbiamo cambiare il modo di pensare anche come vivere in città, meno asfalto e cemento e più alberi che faranno un clima molto più piacevole o almeno vivibile il centro città e all'incontrario dell'entroterra mancano asfalto e cemento, quindi mancano ancora strade, manca ancora la canalizzazione, manca ancora tanto infrastruttura e bisogna lavorarci sopra."
Continuerà a arimanere alta l'attenzione nei confronti della comunità nazionale italiana, afferma ancora Aleš Bržan. "Credo che lavorare e comunicare con i rappresentanti delle comunità sia più che necessario, bisogna sempre avere un occhio di riguardo sull'uso del bilinguismo. Ci scappa sempre qualcosa che dimentichiamo di tradurre. Sono contento che ad esempio per il restauro di Collegio dei Nobili, che finalmente si inizi a a lavorare dopo 7 anni di progettazione, è durato tanto e cerchiamo di fare anche di più." (ld)