Dieci mesi di chiusura totale, in ambo i sensi per la ricostruzione degli all'incirca 7 chilometri di strada nella Valle del Quieto che tornerà ad essere transitabile ad agosto del 2024. I percorsi alternativi prevedono in una prima fase la deviazione per Monpaderno e Visinada e nella seconda - una volta ultimati i lavori anche su questo tratto - attraverso Caroiba, Antignana e Visinada. La stragrande maggioranza della popolazione dell'alta Istria saluta la ricostruzione e l'ammodernamento viario ma allo stesso tempo denuncia forti disagi perché le alternative proposte allungano di molti chilometri il viaggio di chi è indirizzato a Montona, Pinguente o Fiume. "Consapevoli che nessun periodo dell'anno sarebbe buono per chiudere un'arteria così importante andavano garantite altre soluzioni, come ad esempio il ripristino della vecchia strada, che corre quasi parallela a quella in ricostruzione e che ora è usata come pista ciclabile e riservata agli abitanti locali", si sente dire in zona, dove proprio in questi giorni sono iniziate le varie attività e manifestazioni autunnali legate al tartufo.
È il sindaco di Pinguente, Damir Kajin a reagire con maggiore enfasi e torna a puntare il dito su Lubiana che vieta il transito di camion con portata superiore alle 7 tonnellate e mezzo attraverso il valico di Sočerga-Požane. "Recentemente ho parlato con il ministro sloveno per lo sviluppo regionale e i fondi europei e sono tornato a contattare tutti i competenti dicasteri", ha spiegato Kajin al quotidiano "Glas Istre" aggiungendo che le perdite sono enormi per la sua cittadina ma interessano pure l'area del capodistriano. Ricordiamo che agli appelli di Pinguente, Lubiana ha più volte risposto con un fermo "no", giustificato da motivi infrastrutturali e dall'atteggiamento contrario della popolazione che vive nell'area. Ritornando al tratto di strada in ricostruzione va detto che il costo si aggira sui 3,5 milioni di euro finanziati dalle "Hrvatske ceste/Strade croate" e che una volta conclusa questa prima fase si aprirà il cantiere nel tratto successivo ovvero quello dal bivio per Levade o Montona a quello per le Terme di Santo Stefano.
Lionella Pausin Acquavita
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