Un progetto che il Ministero degli interni porta avanti ormai dal 2006 e che in questi anni ha visto attivi millecento poliziotti stranieri che nei mesi estivi coadiuvano i colleghi croati nell'espletamento del lavoro nelle località turistiche. Quest'anno ce ne sono complessivamente una novantina, 16 dei quali - come ha informato la Questura di Pola- attivi in Istria. Provenienti da Austria, Germania, Ungheria, Polonia, Francia, Italia e Slovenia saranno smistati a seconda delle necessità ed esigenze. Come è stato fatto sapere, per il momento l'agente italiano è impegnato a Rovigno, quello austriaco a Umago e il tedesco a Parenzo mentre gli altri sono in servizio a Pola. L'intento dell'iniziativa "Destinazione turistica sicura", spiegano le autorità croate, è quello di facilitare la comunicazione tra gli ospiti e le forze di polizia, garantire maggior sostegno e sicurezza ai numerosi turisti che possono trovarsi in difficoltà, ma gli agenti stranieri sono inclusi pure nella gestione del traffico e nella prevenzione di atti criminali. Da rilevare che tutti indossano la loro divisa nazionale e perciò sono anche facilmente individuabili alle persone che potrebbero avere bisogno di aiuto. Accanto a quelli in divisa, arrivati in Istria pure agenti dell'unità anticrimine della Serbia con il compito di collaborare nella lotta alla delinquenza internazionale dedita alla prostituzione, droga e soprattutto alla tratta di esseri umani e immigrazione clandestina. Nell'accogliere e ringraziare "la squadra internazionale", il questore istriano Alen Klabot ha rilevato l'importanza istituzionale che il progetto ha in un mondo pieno di problemi e nuove sfide, ma ha ricordato pure il valore individuale rappresentato dall'arricchimento personale che esperienze di questo tipo offrono a chi collabora fianco a fianco per la sicurezza ed il bene della cittadinanza.
(lpa)