Nonostante all’apparenza le spiagge siano semi vuote e le presenze dei turisti nel mese di giugno secondo i dati forniti dall’ente turistico di Portorose abbiano visto un calo del 14% rispetto all’anno precedente, tutto sembra andare bene sui lidi piranesi, dove si guarda con ottimismo a questa stagione, forti dei risultati registrati nei primi sei mesi del 2023 dove sembra esserci stata una crescita generale dei pernottamenti del 35% rispetto al 2022.
A sostenere il turismo locale sarebbero soprattutto ospiti dell’area di Visegrad e austriaci, tedeschi e italiani; mentre risulta in caduta libera il turismo interno, che, anche a detta del direttore Alexander Valentin dell'ente per il turismo di Portorose, sino all’anno scorso era stato stimolato dai buoni turistici. Ci si consola paragonando la presenza di ospiti sloveni nello stesso mese del 2019, quando sempre secondo Valentin, il loro numero era stato inferiore a quello di quest’anno. Si tratta probabilmente del colpo di coda del rilancio del turismo locale avvenuto durante la pandemia, quando era più complicato andare all’estero e soprattutto quando ogni famiglia slovena poteva contare su qualche centinaio di euro a testa concesso dallo stato per recarsi nelle strutture turistiche del paese, che anche per ammissione degli stessi operatori hanno in quel periodo alzato i prezzi che non sono poi più ritornati alla cifra iniziale. Secondo gli albergatori, luglio e agosto registreranno un en plein, con un numero di pernottamenti probabilmente superiore a quello dello scorso anno. In realtà sembra che sino ad ora nel mese di luglio ci sia stato un 30% in meno di fruitori dei servizi della spiaggia centrale di Portorose, che può essere considerata la cartina di tornasole delle presenze a breve e lungo termine.
Sebbene si sostenga, come ogni anno d’altronde, che questa stagione andrà meglio di quella precedente, molte sono le preoccupazioni e i dubbi che stanno emergendo a livello locale. Negli ultimi giorni la situazione piranese è stata al centro anche della stampa nazionale, sulla quale le stime ottimistiche diffuse a livello locale sono state messe in discussione, dipingendo un turismo che invece langue. Diverse sono le formule che vengono fornite affinché questa località torni ai fasti di un tempo, ma nessuna di queste sembra essere ascoltata e la ricerca di una strategia per rilanciare il turismo pare infine passare in cavalleria sovrastata da interessi particolari e da un certo “local patriottismo”.
Anche nell’ultimo consiglio comunale di Pirano a margine della riunione era stato sollevato il problema, senza essere, però, approfondito. Ieri, inoltre, la sezione locale del partito dell’Oljka ha proposto di indire una riunione di emergenza per cercare di correre ai ripari, proponendo interventi ed attività che possano salvare la stagione che rischia sul lungo di avere effetti dannosi anche sulle casse municipali, che non versano già in una situazione ottimale.
Costamagna Barbara