Non è piaciuto ai consiglieri pirensi, che hanno votato contro quasi all'unanimità, il decreto di istituzione del nuovo ente pubblico Farmacie Istriane, che prenderebbe il posto delle Farmacie Costiere (Obalne Lekarne). Decreto approvato la settimana scorsa da Isola. Con l'ingresso tra i fondatori del comune di Ancarano e in base alla nuova legge che regola il settore farmaceutico cambierebbe lo statuto, il nome, nonchè la composizione del consiglio dell'ente in proporzione al numero degli abitanti con la possibilità di un comune di porre il veto su questioni che riguardano il territorio di appartenenza. Proposta questa che è stata bocciata da tutti perchè non sarebbero rappresentati in maniera equa gli interessi di Pirano nel consiglio dell'ente che conterebbe 9 membri. Capodistria avrebbe così in media 2,3 voti, Pirano 0,85.
Anche i 3 consiglieri al seggio specifico hanno votato contro, Andrea Bartole ha ribadito che vanno assolutamente riviste le votazioni in base alle quote, che il nuovo organismo composto dai 4 sindaci avrebbe troppe competenze e che le condizioni per l'assunzione del direttore sarebbero poco stringenti, permetterebbero di assumere candidati senza competenze specifiche in campo farmaceutico. Il nome dell'ente è un brand, un marchio riconosciuto e non ha senso cambiarlo solo perchè adesso è in corso un dibattito sull' Istria slovena ha detto la socialdemocraica Meira Hot, favorevole al semplice nome Istria, l'unico leggittimato a suo dire a rappresentare la realtà di quest'area. Hot ha chiesto, senza ottenere risposta, come mai il consiglio piranese sulla scia degli altri consigli non abbia ancora affrontato la questione dell'Istria slovena.
Il consiglio nelle sei ore di dibattito ha dato luce verde alla possibilità di trasformare l'Ente per il turismo di Portorose in persona giuridica di diritto pubblico e inglobarlo nell'Auditorio di Portorose. Rinviata alla prossima riunione la discussione sulle cause che hanno portato il Comune a rinunciare ai mezzi europei per il rinnovo del porticciolo di Sezza. Non è invece passata la strategia culturale istriana "Cultura.PIKA". 10 i voti contrari, 9 favorevoli e 2 astenuti. (ld)