Anno nuovo, abitudini vecchie nel Golfo di Pirano. Qui i pescatori di Salvore continuano a venir multati dalla polizia slovena nel momento in cui oltrepassano la linea confinaria definita dall'Arbitrato del 2017 non riconosciuto dalla Croazia. Pertanto, nella zona contesa i pescatori salvorini devono farsi scortare dalle motovedette della polizia croata. Così possono pescare, ma nulla impedisce agli agenti sloveni di compilare il verbale in base al quale saranno spiccate le multe attese a domicilio nell'aprile prossimo. Le ammende non sono più per passaggio illegale del confine in quanto il primo gennaio scorso la Croazia è entrata nell'area Schengen ma per la pesca illegale nel mare territoriale sloveno. E sembrava che un anno fa le cose andassero per il verso giusto in quanto le due parti si erano sedute al tavolo per trovare una soluzione. A proposito veniva indicata la libertà di pesca nel Golfo di Pirano per i pescatori sia sloveni che croati. Invece non è stato fatto nulla. La mancata soluzione del contenzioso comporta dei costi per le casse dei due stati sottoforma di pagamento degli avvocati che tutelano i pescatori dei due versanti sorpresi a pescare oltre confine. Interessante notare anche che finora non è stata pagata alcuna delle numerose multe comminate.
Valmer Cusma