Dopo "Perle sparse"/"Rasute perle" pubblicata nel 2013 Davor Hačić si presenta dunque con questo nuovo piccolo gioiello editoriale nel quale, come scrive nella prefazione il critico letterario Neven Ušumović, "l'autore varia e sviluppa alcune soluzioni poetiche, motivi e costrutti del soggetto lirico raccontato sette anni fa e realizza una serie di nuove possibilità per l'affermazione della propria voce poetica". Nel lavoro, che è suddiviso in tre unità, è visibile- come spiegato dall'esperto- "una maggiore estensione degli stati d'animo, delle emozioni ed esperienze ma anche dell'entusiasmo dell'Io lirico".
"Esprimo sentimenti, suggestioni, turbamenti e gioie, scrivo della mia visione sulla vita, di come vedo i cambiamenti nella gente e in me stesso", ci dice Davor Hačić che, sfogliando le pagine della suo libro, spiega: "Non c'è un'idea, un concetto predefinito; io metto su carta il mio stato d'animo momentaneo, sincero e così escono poesie sull'amore che sono incluse nelle prima parte di questo mio lavoro denominata "Coraggio di sabbia", ma anche pensieri astratti, oserei dire filosofici, che compongono la seconda e terza parte intitolate rispettivamente "Ologrammi" e "Vuoti".
"Tematiche eterogenee, concetti brevi, stile espressivo ritmico con simbolismo accentuato e originali metafore per parlare del mare, vento, prati, boschi che non si trasformano in liriche paesaggistiche ma servono come base per far emergere le riflessioni dell'autore che, avvicinandosi "al mezzo del cammin di nostra vita" riporta con estrema sincerità le salite e le discese affrontate vagabondando attraverso i suoi sogni e le sue cognizioni, al limite tra l'entusiasmo della giovinezza e la vita in un età più matura" la testimonianza della professoressa Vedrana Štiglić Vidović, scomparsa recentemente e alla quale è dedicato il volume.
"Mi riconosco nelle parole di Vedrana che è stata mia grande amica e ha curato la pubblicazione", spiega il nostro interlocutore raccontando che lui scrive di getto: "Per settimane niente; poi in un giorno metto su carta anche cinque o sei composizioni che sono quasi una catarsi, un processo di liberazione". Una raccolta che è stata pubblicata dalla sezione buiese della Matica hrvatske e che l'autore ha voluto proporre in veste bilingue; infatti, le poesie sono presentate nella versione originale, in lingua croata, e anche tradotte in italiano. "E' la mia seconda lingua e amo le sue forme, il suo ritmo e le sue vibrazioni" conclude Davor Hačić che di professione è musicista. Lo scorso gennaio - ricordiamo- ha rappresentato la Croazia, assieme alla sua partner Helena Brajković, all'International Blues Challenge di Memphis, ma in tanti di noi lo conoscono e ricordano come autore e interprete di varie canzoni presentate al Festival del dialetto Istroveneto.
Lionella Pausin Acquavita