Leggermente migliorata la situazione sul fronte approvvigionamento idrico nella fascia costiera slovena. Le precipitazioni delle ultime 24 ore hanno allontanato i rischi di restrizioni nell'erogazione di acqua potabile da parte dell'Acquedotto del Risano. Salito il livello, che era critico, delle falde acquifere, è tornata attiva, anche se in maniera limitata, la sorgente naturale del fiume Risano; per tale motivo non è più necessario immettere acqua nel letto del fiume per mantenere l'equilibrio biologico necessario alla fauna ittica. La pioggia, abbondante, dopo mesi di eccezionale siccità e caldo torrido ha come detto migliorato la situazione, si potrà stare tranquilli almeno per qualche settimana. L'amministrazione statale per le operazioni di soccorso e salvataggio ha adeguato di conseguenza il quantitativo di acqua prelevato dal fiume Unica, nell'area di Planina e portato con camion cisterna dell'esercito, dei vigili del fuoco e di società private all'impianto idrico di Cepki, nell'entroterra capodistriano, che funge da centro di pompaggio, distribuzione e filtraggio dell'Acquedotto del Risano. La fornitura dovrebbe comunque andare avanti almeno sino a fine agosto. Più ottimisti ora all'Acquedotto del Risano con l'arrivo della pioggia, invitano comunque ancor sempre ad utilizzare l'acqua potabile in modo razionale. Rientra intanto lo stato di allerta incendi in tutta la Slovenia, ad eccezione del comune di Aidussina. L'ente nazionale per le operazioni di soccorso e salvataggio ha preso la decisione a seguito delle precipitazioni che hanno notevolmente migliorato la situazione. Lo stato di allerta, scattato lo scorso 20 luglio, riguardava tra l'altro tutti i comuni costieri, Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano, quelli del Carso, della Carniola Interna, della Valle del Vipacco e del Litorale settentrionale.
Delio Dessardo