Dei 57 produttori croati inclusi in quella che viene definita la Bibbia dell’extravergine, 56 sono istriani. Ancora una volta un bel traguardo che porta la regione ai vertici mondiali per la qualità dell’extravergine. Lo ha confermato pure Marco Oreggia, curatore ed editore di Flos Olei che è considerata la più importante pubblicazione del settore a livello globale. “Entrare nella classifica delle 500 realtà provenienti da tutto il mondo inserite nella guida fa comprendere che questa è una terra di grande vocazione olivicola”, ha detto Oreggia che si è complimentato con tutti ma in primo luogo con l’azienda salvorina “Mate”, che nella classifica delle 20 migliori al mondo, si è aggiudicata il titolo di azienda dell’ anno.
“È un bel risultato”, il commento della proprietaria Aleksandra Vekić che aggiunge: “Mi hanno insegnato che bisogna dare il massimo in quello che si fa ed io cerco di seguire questa indicazione”. Il suo extravergine da agricoltura biologica “Timbro istriano” ha ottenuto un punteggio di 99 su 100, il più alto tra oli istriani. Da ricordare che tra i produttori regionali inclusi in questa tredicesima edizione dell’atlante olivicolo ci sono tanti connazionali. Ospite fisso della guida ormai da sette anni, l’extravergine del dignanese Livio Belci che sottolinea: “L’olio e gli ulivi rappresentano la nostra tradizione, ogni prodotto ha la sua storia e noi puntiamo sulle varietà autoctone: la busa, la zizolera, la carbonaza, la rosignola perché siamo convinti -senza togliere nulla a nessuno- della necessità di salvaguardare questo patrimonio”. Tullio Fernetich di Verteneglio ci ha detto di essere soddisfatto perché il punteggio dei suoi oli aumenta di anno in anno e spiega: “L’olivicoltura in regione ha compiuto passi da gigante in questi ultimi anni; qui c’è la tecnologia, la terra, il sapere e la tradizione e di questo possiamo andare fieri”. “Gli investimenti fatti nel settore stanno dando i frutti sperati”, ha detto il governatore istriano Boris Miletić mentre il direttore dell’ente per il turismo regionale Denis Ivošević ha affermato: “Assieme ai nostri produttori abbiamo dimostrato che l’Istria è capace, intelligente, innovativa e creativa; ha dimostrato di essere preparata e competitiva e lo conferma il titolo, per il settimo anno consecutivo, di migliore regione mondiale dell’extravergine”.
Lionella Pausin Acquavita