Un incontro che rientra nell'ambito del progetto europeo "Take it slow", finanziato con la programmazione Interreg Italia-Croazia e che include - tra le atre cose - proprio il restauro e l'allestimento della "Casa dei Castelli" di Momiano inaugurata qualche mese fa e che ugualmente alla Casa degli affreschi di Draguccio, a quella dei poeti di Pisino e così via vuole promuovere un turismo intelligente a supporto del patrimonio naturale e culturale. Dopo i saluti del sindaco di Buie Fabrizio Vižintin e dei rappresentanti della Regione istriana, l'assessore Vladimir Torbica e la vice-presidente Jesica Acquavita sono entrati nel vivo i lavori con una serie di relazioni volte a migliorare le competenze nella promozione del territorio, della sua storia, e dei prodotti per l'affermazione di un turismo a misura d'uomo che e' sempre più ricercato e attuale. "In questo contesto - se incorporati in un sistema - i castelli istriani rappresentano un valore aggiunto che arricchisce l'entroterra della penisola" si e' sentito dire nelle relazioni di Sandra Ilić, Josip Banić e Branko Bogunović che hanno illustrato una serie di contenuti di arricchimento dell'offerta culturale, e turistica legata ai castelli. Preziosa la pubblicazione "Castelli d'Istria" presentata dal professor Maurizio Levak, libro che ripercorre storia, vicissitudini e curiosità legate a 17 manieri medioevali o cittadine fortificate. Un volume destinato non tanto agli storici ed esperti quanto agli escursionisti ed estimatori di un periodo storico e di un patrimonio che ha dato forma all'Europa attuale e che - fin d'allora - contraddistingue l'Istria come regione transfrontaliera ed eterogenea. Un manuale che in pratica segna un itinerario che tocca diciassette località scelte per la loro attuale accessibilità ma soprattutto per il ruolo che hanno avuto nello sviluppo storico della regione. Il libro si presenta in veste croata, italiana o inglese mentre prossimamente seguiranno edizioni in altre lingue.
Lionella Pausin Acquavita