In settimana a Lubiana si è svolto un incontro chiarificatore tra i rappresentanti della comunità nazionale italiana e il Ministero della cultura per affrontare la questione delle tabelle con gli odonimi storici che secondo una delibera dell'Istituto della repubblica di Slovenia per la cultura e i media dovrebbero venir modificate o rimosse entro il primo maggio. Per il preposto Ufficio per la lingua slovena le tabelle violerebbero la Legge sulla lingua slovena perchè i toponimi e i nomi non sono stati tradotti. In attesa di una soluzione abbiamo chiesto un parere alla dialettologa e docente universitaria nonchè membro della Commissione per la toponomastica del comune di Capodistria Suzana Todorović.
"E' stato chiesto alla Commissione toponomastica di trovare le corrispondenti denominazioni nella lingua slovena. Chi conosce la realtà linguistica e storica di questi territori sa che sicuramente fino alla fine della seconda guerra mondiale abbiamo la sola presenza del dialetto istroveneto, i nomi popolari gli adonimi venivano usati in dialetto istrovenuto. Questo non significa che nelle città non c'erano gli sloveni però venivano di solito da fuori, c'era chi si assimilava alla cultura e alla lingua istroveneta. Le origini slovene fino a un determinato punto della storia si trovavano al di fuori della città, la popolazione slovena siccome non risiedeva originalmente nelle città non aveva nessuna possibilità di contribuire alla formazione degli adonimi popolari sloveni."
I nomi popolari non si traducono, è così?
"I nomi popolari non dovrebbero tradursi mai. La realtà linguistica e dialettale in queste parti è molto molto precisa. La richiesta di tradurre queste tabelle in lingua slovena mi sembra molto molto insensata e riflette anche una profonda non conoscenza della storia dei nostri territori." (ld)