L’antico "palazzo del Podestà" di Isola si candida a diventare un riferimento per il panorama culturale cittadino e regionale. La ristrutturazione, che dovrebbe concludersi entro il 2025, trasformerà questo edificio così importante per la storia della cittadina costiera in un punto informativo per i turisti e soprattutto in centro museale ed espositivo volto alla promozione della storia e della cultura locale, anche attraverso installazioni digitali.
Un edificio, quello del vecchio Municipio, che tornerà a ricoprire anche un ruolo protocollare come durante il periodo della dominazione di Venezia, ricordata dal riferimento al Podestà presente nel nome con il quale lo chiamavano gli isolani; che oggi, però, pare non raccogliere le simpatie di tutta la cittadinanza. Parte di essa, infatti, vorrebbe che l’edificio fosse chiamato semplicemtne “palazzo del Comune”, tralasciando così il riferimento al passato veneziano che, invece, rappresenta proprio una peculiarità della storia di questa regione, come ha ribadito durante la presentazione del progetto il Professore Darko Darovec. "Si tratta infatti dell’unico palazzo presente in Slovenia che porta il nome del Podestà" (mentre se ne trovano molti in Italia ed anche alcuni nella vicina Croazia), ha ricordato ai nostri microfoni il professore Darovec, che considera quindi questo come un aspetto importante, che non può che rendere ancora più "interessante" agli occhi dei turisti questo edificio. D'altronde, però, si tratta anche di una “realtà storica”, ha aggiunto, visto che quando veniva a Isola il podestà con la sua famiglia soggiornava proprio in questo edificio, che “era predisposto per ospitare lui ed anche il maggior consiglio, l'organo che si occupava del funzionamento del comune nell’epoca preveneziana, veneziana ed anche successivamente”.
Il sindaco Milan Bogatič ha parlato, quindi, della necessità di informare correttamente la popolazione, al fine di superare le resistenze presenti all’interno di alcune frange della comunità locale, che non vedono di buon occhio il termine “podestà”. Il timore è che questa possa influenzare la posizione su questo tema di qualche consigliere comunale. Una parola che probabilmente rimanda a un passato poco sloveno, ma d’altronde Isola non può trascendere dalla sua storia che l’ha vista legata nolenti o volenti allo Stivale, tanto che proprio il palazzo in questione avrà una stanza dedicata addirittura a Dante Alighieri, il sommo poeta che il mito dice aver soggiornato anche a Isola durante il suo esilio. Qui saranno messe in mostra le riproduzioni dei due codici danteschi isolani e ricordato il legame del poeta con questa cittadina, che finalmente avrà uno spazio dove celebrare la sua storia e il suo patrimonio culturale, che è fatto anche della grande tradizione enogastronomica del suo territorio, in un volo pindarico che dovrebbe far diventare Isola un punto di riferimento per il turismo culturale della regione.
Barbara Costamagna