Sono circa 120 ora i vigili del fuoco che stanno lottando contro le fiamme nei pressi di San Servolo, aiutati da diversi velivoli sia sloveni che italiani.
Jan Brodar, capo-squadra interventi della brigata dei vigili del fuoco di Capodistria, ha affermato che elicotteri e aerei potranno rimanere in azione fino al calare del sole, è difficile però prevedere come la situazione si evolverà durante la notte. Finora sono bruciati circa 15 ettari di terreno.
Brodar ha inoltre smentito l'evacuazione della località di Ospo, precisando che gli abitanti, per il momento, non sono in pericolo, alcuni hanno però deciso di allontanarsi dalle proprie cause a causa del denso fumo. I vigili del fuoco stanno comunque cercando di impedire alle fiamme di oltrepassare la strada e raggiungere le case.
Intanto dall'altra parte del confine, in Italia, secondo quanto riporta il Primorski dnevnik, il sindaco del Comune di San Dorligo della Valle ha emanato un'ordinanza per l'evacuazione delle frazioni di Prebeneg e Crociata.
Negli ultimi giorni, comunque, il consumo di acqua potabile nell'Istria slovena è aumentato, le quantità a disposizione stanno però diminuendo. L'Acquedotto del Risano ha fatto sapere di aver richiesto ulteriori forniture di acqua potabile da Planinsko polje, alcune cisterne hanno però dovuto fornire acqua ai vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento dell'incendio sotto San Servolo. Il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan, su Facebook ha scritto che il forte vento sta ulteriormente peggiorando la situazione già critica, facendo poi un appello a tutti i cittadini ed ai turisti che si trovano attualmente nel comune di fare uso di acqua potabile soltanto se strettamente necessario. In caso contrario l'Acquedotto del Risano sarà costretto, per la prima volta, a interrompere la fornitura di acqua potabile.
E. P.