Dopo la pausa dovuto al Covid torna a "viaggiare" l'esposizione sulla pittura murale che da ieri fa tappa nella sua residenza simbolica, la Casa degli affreschi di Draguccio.

Un'istituzione fortemente voluta dalla Regione istriana, operante dal 2015, e attrezzata - ricordiamo- nell'ambito del progetto europeo REVITAS, portato avanti da Slovenia e Croazia. La mostra è invece frutto della collaborazione tra la Regione istriana e il Friuli Venezia Giulia, che per tramite "Ad Undecimum", associazione culturale per la ricerca storica e ambientale di San Giorgio di Nogaro e il Museo storico navale dell'Istria con il suo dipartimento dedicato agli affreschi, hanno ideato un progetto volto a presentare le peculiarità di due aree amiche ed il loro comune patrimonio culturale, forse meno noto, ma di grande importanza per il territorio.

L' esposizione si compone di fotografie e testi di accompagnamento bilingui - in italiano e croato - sugli affreschi di una ventina di chiese del territorio istriano ed italiano. "Gli affreschi ci fanno ritornare al passato, ci raccontano storia e tradizioni, ci parlano del territorio e sono costante ispirazione per gli amanti dell' arte e per i custodi del patrimonio culturale" si è sentito dire ieri a Draguccio negli interventi di Ludovico Rustico, Gracijano Kešac e Sunčica Mustač responsabili rispettivamente di Ad Undecimum, del Museo storico e della Casa degli affreschi, mentre il consigliere FVG Mauro Bordin e i rappresentanti della Regione istriana, l'assessore Vladimir Torbica e la vice presidente Jessica Acquavita hanno puntato sulla valorizzazione di un patrimonio che testimonia rapporti comuni, convivenza, scambi commerciali e culturali, che anche oggi dovrebbero insegnare e contribuire ad abbattere i confini fisici e mentali.

(lpa)