A due mesi dall'appuntamento con le urne i socialdemocratici capodistriani sciolgono le riserve ed annunciano la candidatura a sindaco di Jadranka Šturm Kocjan. Era in ballo anche la presidente del comitato locale del partito, Natalija Gulič, entambe in corsa alle ultime politiche per gli SD.
Ha accettato questa sfida con entusiasmo, si dice molto motivata Jadranka Šturm Kocjan e pronta per la campagna elettorale. Metterà in campo la conoscenza, l'esperienza, la maturità e la saggezza accumulate a livello personale e professionale in oltre 4 decenni di lavoro. Prima come insegnante e preside del Ginnasio di Capodistria, come parlamentare eletta alle prime elezioni libere nel 1992, impiegata successivamente al Ministero degli esteri dove per 22 anni è stata alla guida di rappresentanze diplomatico consolari slovene all'estero; Trieste, Belgrado, Bucarest e Buenos Aires. Attiva anche in altre associazioni e organizzazioni no profit, Jadranka Šturm Kocjan, ha elencato alcuni punti cardine di quello che sarà il suo programma elettorale, che verrà presentato a breve come i nomi che comporranno la lista dei socialdemocraici per il consiglio comunale. Sviluppo economico per centro e periferia, accessibilità alle infrastrutture comunali e realizzazione dei grandi progetti infrastrutturali, dalla viabilità all'acqua potabile, tutela del patrimonio artistico, storico e naturale, scuola e sanità pubblica garantite per tutti, grande attenzione per il sociale e per la solidarietà intergenerazionale, università e turismo sportivo e collaborazione transfrontaliera.
La candidata sindaco ha sottolineato anche l'impegno per la cultura senza dimenticare la comunità nazionale italiana elemento fondamentale della società, ricordando l'ottima collaborazione avuta in Parlamento con il deputato al seggio specifico Roberto Battelli e ribadendo che vanno rispettati, messi in pratica e implementati i diritti acquisiti della comunità nazionale italiana.
Non volendo dare voti all' amministrazione uscente Bržan, Šturm Kocjan ha comunque ribadito che il suo mandato, se eletta, avrà una visione differentene più dinamica dello sviluppo della città. (ld)