In mostra, nella centralissima Piazza della Libertà parentina dieci associazioni artistico-culturali che accomunano rispettivamente l'etnia slovena, macedone, bosgnacca, montenegrina, serba, albanese, ungherese e rom. Tutte operanti nella Regione istriana che le sostiene finanziariamente e che da otto anni promuove questa manifestazione a conferma dell'apertura di un territorio che percepisce la diversità quale ricchezza comune.

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Radio Capodistria
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Anche perciò - si è sentito dire a Parenzo - il Festival da qualche anno è itinerante e vuole dare l'opportunità a tutti di presentare il lavoro delle associazioni ma soprattutto gli usi e i costumi delle genti che popolano l'Istria. "Amiamo le nostre specificità, coltiviamo le nostre originali tradizioni ma la presenza di altre etnie che affiancano le due componenti autoctone hanno arricchito ulteriormente la nostra penisola", ha affermato tra le altre cose il governatore istriano, Boris Miletić. Il sindaco di Parenzo Loris Peršurić si è dichiarato onorato di ospitare un evento che vuole premiare in primo luogo le tante persone che con caparbietà' e dedizione dedicano il loro tempo libero nell'affermazione delle proprie origini.

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Radio Capodistria
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"Un Festival dai mille colori e dai mille suoni che vuole rispecchiare una parte della realtà istriana", è stato aggiunto negli interventi nei quali si sono ricordate pure le elezioni per il rinnovo dei Consigli delle minoranze in programma domenica prossima. "Andate a votare e non dimenticate di un diritto che vi è garantito dalla Legge costituzionale", il messaggio lanciato a Parenzo dove, dopo le esibizioni delle singole associazioni e dei singoli gruppi non sono mancati canti e balli comuni a conferma dell'universalità dei valori quali amicizia, unità e convivenza.

(lpa)

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Radio Capodistria
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