Risultati tutti negativi la sessantina di test effettuati ieri nella Regione Istriana che a fronte dei 90 contagi complessivi registra 69 guarigioni. Anche perciò le autorità regionali hanno elaborato un calendario sull’allentamento della stretta. L’unità di crisi della Regione istriana ha preparato il calendario della normalizzazione. Questa dovrebbe svolgersi in più fasi: già lunedì prossimo e dunque il 27 aprile dovrebbero aprire i negozi di abbigliamento, elettronica, elettrodomestici e cosi via, ma solamente quelli che hanno accessi indipendenti; per semplificare quelli che si affacciano sulle vie e piazze cittadine mentre rimarranno ancora chiusi i centri commerciali. Tra due settimane, dunque il 4 maggio, dovrebbe essere la volta dei cosiddetti servizi a contatto diretto con il cliente come parrucchieri, estetisti, sarti. La fase tre, che dovrebbe essere avviata l’11 maggio, prevede invece la riapertura di bar, ristoranti e dei grandi centri commerciali. Le modalità di lavoro delle strutture sono ancora in via di definizione fanno sapere a Pola. Probabilmente apriranno prima i bar e ristoranti con terrazze all’aperto, ci saranno limitazioni nei posti a sedere e negli orari di lavoro. La quarta e ultima fase è invece quella della riapertura di asili, scuole e università e dipenderà dalle decisioni a livello nazionale. Come spiegato da Dino Kozlevac a capo della task force istriana “ora ci vorranno un paio di giorni per coordinare il tutto con l’Unita di crisi nazionale, ma noi siamo pronti a ripartire, consapevoli che dovremmo anche in futuro convivere con la minaccia de virus”. Naturalmente la situazione sarà monitorata da fase a fase e nel caso del verificarsi di un nuovo focolaio in un’area della penisola le misure restrittive in parte o tutte potranno essere reintrodotte in quell’area o in una zona più ampia.
Lionella Pausin Acquavita