“In seguito alle misure introdotte dalle autorità di Lubiana sul divieto di abbandono del comune di residenza, abbiamo consigliato ai cittadini sloveni di lasciare l’Istria“ questo quanto ribadito a Radio Capodistria dal capo dell'Unità di crisi regionale Dino Kozlevac, che ha precisato che si tratta di un suggerimento e non di un ordine tassativo. “Una raccomandazione che nei giorni scorsi abbiamo fatto anche ai cittadini di altri stati, italiani austriaci, bosniaco-erzegovesi e pure ai croati provenienti da altre aree del paese“ aggiunge Kozlevac e rileva che l’indicazione è inevitabile perché “non sappiamo quanto durerà questa situazione di crisi e a cosa andiamo incontro, perciò la cosa più sicura e giusta e quella di trascorrere questo tempo difficile a casa propria.” Secondo il capo dell’unita di crisi non ci sarebbero comunque più numerosi sloveni in Istria e dice “forse qualche centinaio perché in tanti sono rientrati nei giorni scorsi, specie dopo l’ irrigidimento delle misure adottate in Slovenia, forse anche per paura di non poter far più ritorno per un lungo periodo". Nulla cambia per i cittadini sloveni con residenza in Croazia, ce ne sono molti nell’area del buiese e dell’umaghese. Per quanto riguarda i confini sloveno-croati dell’Istria questi rimangono aperti e dunque – come spiega ancora Kozlevac- chi ha casa da una parte del Dragogna e lavora dall’altra può varcarli tranquillamente poi, però bisogna vedere com’è la situazione in Slovenia vista la limitazione degli spostamenti. Per tutti l’avvertimento è di stare attenti, rispettare le misure anti-virus e a non abbassare la guardia. In regione nelle ultime 48 ore non si registrano nuovi contagi ma si è in attesa dei risultati di una settantina di test.
Lionella Pausin Acquavita