Laureato in economia, presentato come il candidato di centro destra alle presidenziali che ha preso il maggiore numero dei voti, più addirittura del suo stesso partito alle politiche, Anže Logar sta visitando il paese per presentare la sua piattaforma per la collaborazione dove ingloba diversi personaggi della sfera pubblica. Iniziativa che ha suscitato una dura reazione da parte dell’SDS che ha deciso di ricollocarlo tra gli ultimi banchi del parlamento, sorte che dovrebbe toccare pure a Eva Irgl e Dejan Kaloh. Durante la tavola rotonda organizzata a Portorose Logar ha ribadito i suoi concetti basati sulla cooperazione, al superamento delle vecchie divisioni e all’inclusività politica, finalizzata al raggiungimento di politiche moderate e “per il bene del paese”. Nemmeno a Portorose Logar si è sbottonato sulla possibilità di formare un suo partito politico sottolineando pragmaticamente l’importanza della ricerca del dialogo e dei punti di congiunzione e non divisione. “La piattaforma ha l’obiettivo di unire anche le persone che la pensano diversamente” ha detto Logar, spiegando che è stato la campagna alle ultime presidenziali il momento di svolta durante il quale ha capito che la società slovena sta prendendo una strada sbagliata, dove il discorso politico si basa ormai solamente sulla dicotomia “o con noi o contro di noi”, “la società necessita di un comune denominatore” ha detto Logar. Sul tema dell’imprenditoria, il deputato Sds ha detto che mancano gli incentivi, un clima favorevole e una legislazione in grado di sostenere gli “spin-off”. Sui temi attuali quali i numerosi scioperi di categoria in corso nel paese, Logar ha detto che è un errore identificare la categoria medica come un nemico del popolo, “se questi vengono demonizzati non ritorneranno mai in patria” ha detto, questa categoria come tante altre necessitano di una apposita scala retributiva. Il distanziamento di Anže Logar dalla centrale viene confermata pure dal fatto che non prenderà parte alle proteste antigovernative indette per giovedì dal leader SDS Janša inquanto è impegnato con una serie di incontri con i sindaci delle città del litorale, “non ne prenderei parte anche se non avessi impegni” ha detto Logar.
Dionizij Botter