La proposta portata avanti da Tašner Vatovec, come egli stesso ha spiegato, è stata formulata basandosi sulle richieste della comunità e delle iniziative civili, che lamentano il fatto che il traffico intenso sta soffocando le strade locali perché chi non abita in zona e transita per questi percorsi non vuole acquistare la cosiddetta “vignetta” per i soli sette chilometri di strada a scorrimento veloce.
Questo, soprattutto nei fine settimana, causa ingorghi, in particolare sulle strade che attraversano Scoffie, Antignano, Bertocchi, Prade, San Canziano, Bossamarino e di molti altri paesi dell’Istria Slovena. L’intenso traffico mette a rischio, ovviamente, anche la sicurezza e la salute degli abitanti di queste località.ù
L’idea è quindi quella di categorizzare l’attuale “strada veloce” in “strada statale”, visto che inizialmente questo tratto era stato pensato come collegamento per i principali centri locali e per accedere successivamente all’intersezione autostradale slovena, tanto che originariamente non era stata prevista come strada a pedaggio.
Nella proposta si sostiene anche che l'introduzione del pedaggio sulla strada costiera a scorrimento veloce abbia violato gli accordi di Londra e Osimo stipulati tra la Slovenia ed i Paesi confinanti (quindi Italia e Croazia). Inoltre, si sottolinea che non sembrerebbero esserci nemmeno i requisiti tecnici affinché il tratto di strada in questione si possa ritenere di scorrimento veloce.
La Dars (Società autostradale slovena) ed il Ministero delle infrastrutture già negli scorsi giorni avevano risposto all'iniziativa civica, affermando che ci sono tutte le condizioni affinché siano soddisfatte le caratteristiche per una strada a pedaggio. Hanno inoltre ribadito che l'eventuale cancellazione del pedaggio su questo breve tratto metterebbe in crisi l'intero sistema di pedaggi unificato e creerebbe una situazione di disuguaglianza tra i residenti della costa slovena e quelli del resto del Paese.
Inoltre, Alan Medveš, segretario del gruppo parlamentare Levica-Sinistra presso l'Assemblea Nazionale della Repubblica di Slovenia, in qualità di consigliere comunale, ha richiesto che la questione venga trattata anche nella prossima seduta del Consiglio comunale di Capodistria.
Davide Fifaco