Il periodo di deposito è durato dal 14 febbraio al 30 aprile, in questo arco di tempo sono state presentate esattamente 2009 osservazioni alla bozza di Piano regolatore del Comune città di Capodistria e si sono svolte 15 consultazioni pubbliche. Il riscontro e la mole di suggerimenti da esaminare, per la quale ci vorranno anche sei mesi, faranno sì che l’approvazione slitti al mandato successivo.
Numerose le obiezioni relative all'esenzione dei terreni edificabili, la maggior parte dei proprietari si è mostrata contraria, di conseguenza verrà ridotto il numero degli appezzamenti in questione.
I cambiamenti più importanti riguardano gli insediamenti di Bertocchi e Scoffie, il primo era stato individuato come zona di sviluppo, ma al momento il sindaco Aleš Bržan non si è voluto sbilanciare e assicurare che verrà trovata una soluzione comune. Previsti dei laboratori con esperti di urbanismo ai quali seguirà un’ulteriore inchiesta pubblica, a Bertocchi i workshop verranno organizzati nella prima metà di giugno, da definire, invece, le tempistiche per Scoffie.
"Non faremo nulla ignorando la volontà dei cittadini", ha sottolineato Bržan, che ha espresso disappunto per i tentativi di utilizzare la bozza di piano per la campagna elettorale. Le iniziative civili sono ben accette, così il primo cittadino di Capodistria, ma non a fine di strumentalizzazione riferendosi alla “Piano regolatore a misura d’uomo” (OPN po meri ljudi). “Le minacce di secessione non fanno parte del dialogo democratico”, ha rilevato, assicurando di voler continuare a lavorare con gli abitanti per una soluzione ottimale.
Pare che la strada verso l’approvazione di un piano regolatore sia ancora lunga, il termine ultimo stabilito dal Governo per l'adozione del documento è il 31 dicembre 2024.