Andrej Savko Foto: Andrej Savko
Andrej Savko Foto: Andrej Savko

"Un argomento importante per Croazia, Slovenia e per tutto l'ambiente europeo ma che tocca in primo luogo l'Istria e la sua popolazione", ha affermato il sindaco di Parenzo e deputato DDI al Parlamento di Zagabria esprimendo la sua disponibilità e quella di tutte le autorità della penisola a lavorare per trovare una soluzione definitiva alla questione. "Dall'entrata del nostro paese nell'area Schengen e dalla liberalizzazione dei passaggi ai confini il problema si è trasferito sulle spalle dei cittadini di Capodistria dove -specie nei mesi estivi- si riversa tutto il traffico autostradale di chi è in transito per raggiungere le località istriane", ha ricordato Peršurić e, solidale per i disagi che investono il Litorale sloveno, ha ricordato che a venti anni dalla pianificazione dell'autostrada Capodistria-Dragogna nulla ancora è stato fatto. Consapevole degli sforzi profusi in passato da parte croata egli ha invitato il governo, il competente ministero e l'azienda nazionale per le strade a riavviare il discorso con Lubiana. "Grazie all'impegno dell'ex europarlamentare istriano Valter Flego, fautore dei cambiamenti sulle direttrici dei corridoi di trasporto europei che si riferiscono alla Croazia, si è aperta la possibilità per l'utilizzo di 26 miliardi di euro dei programmi UE per i collegamenti stradali", ha detto Peršurić invitando Zagabria e Lubiana a risolvere questa situazione insostenibile. Incentrato sempre sui trasporti- ma questa volta ferroviari- pure l'intervento dell'istriano Dalibor Paus. "Nel programma nazionale di rivitalizzazione del trasporto su rotaia l'Istria è stata completamente dimenticata", ha detto invitando le autorità competenti a darsi da fare per migliorare le vie di comunicazione ferroviaria che collegano l'interno del paese alla penisola come pure quelle -ormai interrotte- tra Pinguente e le slovene Divaccia e Capodistria.

(lpa)