Foto: Radio Capodistria
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In processione dal palazzo vescovile, al suono delle campane, fino al Duomo di Capodistria per l'occasione pieno di fedeli e di autorità politiche religiose nelle prime file accolti dai giovani scout dei Salesiani, ordine a cui appartiene il nuovo vescovo. La lunga cerimonia di insediamento, i messaggi di auguri e ringraziamenti, la santa messa, il messaggio finale del nuovo vescovo Peter Štumpf giunto a Capodistria per decisione di Papa Francesco lasciando la "sua" Murska Sobota, diocesi che ha guidato dal 2009. Papa che ha riposto in lui grande fiducia per risollevare le sorti della diocesi che per stessa ammissione del vescovo uscente Jurij Bizjak, a cui è stata affidata l'omelia, non sta vivendo un momento di grande prosperità ed ha augurato al suo successore buon lavoro.

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Durante la cerimonia del passaggio del pastorale è intervenuto anche il Nunzio apostolico in Slovenia Jean Marie Speich parlando a nome del pontefice. "Il Santo Padre augura che la Diocesi di Koper sia considerata un esempio per l'insieme della Chiesa in Slovenia e per l'intera società di questo paese."

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Foto: Radio Capodistria/radio capodistria
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La messa è stato ufficiata in sloveno con alcuni passaggi in italiano grazie alle letture eseguite da Maurizio Tremul e i saluti da parte dei fedeli italiani portati al vescovo da Ondina Gregorich Diabatè. Monsignor Peter Štumpf ha ricordato i fedeli di lingua italiana nel suo discorso di insediamento finale nel quale è tornato a ribadire l'importanza del dialogo interreligioso e della collaborazione con le comunità. "Fratelli e sorelle sì, ho bisogno del vostro aiuto, e vi chiedo di pregare per me attorno all'altare e nella vostra preghiera personale."

Foto: Radio Capodistria
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Durante il rito monsignor Štumpf, che è stato salutato anche da parte della sua famiglia giunta da Murska Sobota, ha più volte ricordato i rappresentanti delle altre confessioni religiose, serbo ordotossi, musulmani e evangelisti, salutandoli prima e durante la messa come le autorità cittadine e in particolare i sacerdoti e il parroco di Capodistria Primož Krečič. Un ringraziamento anche i vescovi presenti giunti dalle vicine Italia, Croazia e Austria. "Prego i fratelli vescovi di aver di aver pazienza con me, di mantenere forti i legami con il Papa, di dare ogni aiuto solidale e di pregare quotidianamente gli uni per gli altri. Vi ringrazio di cuore per la vostra presenza fraterna all'inizio del mio servizio nella diocesi Capodistria."

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Al termine della messa abbiamo avvicinato i fedeli in lingua italiana, che hanno partecipato al rito. Cosa si aspetta dal nuovo vescovo Ondina Gregorich Diabatè: "Ma io mi aspetto che l'italiano rimanga la lingua d'uso in chiesa come ha promesso, che avremo una collaborazione forse ancora più attiva di quanto è stato finora vediamo. I fedeli di lingua italiana non siamo tanto numerosi ma spero che il numero aumenterà."

Per Maurizio Tremul è stato un onore leggere la seconda lettura in italiano: "Si, per me è stato un onore leggere la seconda lettura in italiano, le parole del vescovo credo sono state molto significative, ha fatto anche vari interventi in lingua italiana, ha preso degli impegni, penso si parte dal presupposto giusto che è quello di valorizzare quello che è la presenza autoctona della comunità italiana anche in tutti gli aspetti religiosi che sappiamo sono molto forti nella nostra comunità nazionale e quindi ci aspettiamo un ulteriore incremento, valorizzazione delle tradizioni religiose anche italiane e con la preservazione di quella nostra identità di questa splendida Capodistria che ha 1500 di storia." (ld)