In connazionale di Isola Nicola Štule, membro del comitato direttivo della Comunità studentesca costiera, intervenuto nell'odierna puntata di Glocal, ha portato all'attenzione la problematica che riguarda la traduzione degli esami di maturità in lingua italiana, la mancanza dei docenti e dei libri di testo in lingua italiana. L'iniziativa parte da lui e dalla sua esperienza personale e sostenuta da tutto il direttivo studentesco (l'organizzazione tutela gli interessi degli studenti dell'Istria slovena) che riconosce nel bilinguismo un importante valore e ricchezza di questo territorio.

"Abbiamo notato che ci sono tante problematiche in seno della maturità in lingua italiana, abbiamo riscontrato che le traduzioni dei compiti di maturità non sono del tutto adeguate in termini di lingua e di contenuto. Materia come psicologia, oppure filosofia, latino e altre materie del genere gli studenti non possono prendere come esame di maturità in lingua italiana ma solo in lingua slovena però in questo caso sono penalizzati. Seconda cosa che le soluzioni per le materie scientifiche come biologia e chimica, o per sociologia, sono solo in lingua slovena. Poi parliamo degli insegnanti, c'è mancanza del corpo docente per insegnare materie come economia, filosofia oppure altre. Per non parlare ancora ad esempio della problematica dei libri e la mancanza dei libri nelle scuole elementari Italiane dove gli studenti ad esempio mio fratello che ha geografia come verifica nazionale all'esame non hai il libro di testo e quindi come studiare....Per tutti questi motivi abbiamo dato il via a questa iniziativa, con questa lettera in italiano e sloveno, che speriamo si divulghi fino a Lubiana, in Parlamento e ai due rappresentanti delle comunità nazionali. Abbiamo citato tante istituzioni perché vogliamo veramente far capire la problematica perché così rischiano di violare l'articolo 64 della Costituzione slovena il che non è, dopo trent'anni, proprio la cosa più corretta da fare in questo caso." (ld)