"Non c'è alterativa alla transizione ecologica e alla rivoluzione verde", ha detto il capo del governo che si è assicurato del ruolo prioritario, da capofila che la Regione istriana ha assunto nella realizzazione del green deal nel settore turistico. Plenković - che ha preso parte alla tavola rotonda sullo sviluppo sostenibile organizzata a Valle dal quotidiano regionale Glas Istre, nell'ambito della fiera internazionale di produttori di case prefabbricate e modulari - ha confermato che le sfide del futuro sono basate sull'utilizzo di energia da fonti rinnovabili e che questa deve essere vista come un'opportunità per un ulteriore sviluppo economico del paese. "Digitalizzazione, rivitalizzazione demografica e decarbonizzazione" sono le tre priorità strategiche che il premier ha elencato non mancando di rilevare la totale indipendenza dal gas russo raggiunta con il rigassificatore e terminale di Veglia. "Bisogna proseguire su questa strada per garantirci autonomia energetica e neutralità climatica", ha spiegato Plenković che ha salutato le iniziative intraprese in questo senso dalla Regione istriana. Regione istriana che però chiede aiuto a Zagabria nella soluzione di altre incombenze. Tra queste, come emerso nell'incontro tra il premier e il governatore Boris Miletić ci sono: la finalizzazione della Ispilon, l'ampliamento di alcuni edifici scolastici e soprattutto il problema della mancanza di quadri nel settore sanitario. "Semplicemente non è la stessa cosa vivere con lo stesso stipendio nell'area continentale del paese o in Istria dove i prezzi in genere, ma anche il costo della casa o dell'affitto sono superiori", ha detto tra le altre cose Miletić auspicando un sostegno del potere centrale.
Lionella Pausin Acquavita