Un quesito che -dicono gli organizzatori- apre molti spunti di riflessione. Dove siamo come manifestazione, come cultura, come società, come persone. Un'edizione che -a causa della pandemia- arriva in ritardo di sei mesi ma che nonostante le oggettive difficoltà nell'organizzazione offre un programma di tutto rispetto. Una cinquantina gli appuntamenti che si susseguiranno fino a domenica 13 giugno con un centinaio di ospiti che daranno vita agli incontri con l'autore, alla presentazione di libri, alla lettura di poesie e così via. Per quanto riguarda invece la parte espositiva 250 gli editori presenti con in mostra più di 30 mila titoli. Un'edizione particolare, si diceva, che segna comunque un graduale ritorno alla normalità dopo le chiusure di quest'ultimo periodo e che si svolgerà per quanto possibile all'aperto: tra la riva polese, gli scavi archeologici e l'ex maglificio Arena che ospita per l'appunto la parte fieristica. "Riempire di libri questo spazio che un tempo è stato luogo di lavoro per tante donne che hanno saputo dar lustro alla nostra cittadina vuole essere un omaggio alla Pola operaia e a tutte quelle donne che hanno lavorato in stabilimenti come questo" ha detto tra le altre cose la direttrice della fiera Magdalena Vodopivec che tra le novità di quest' anno ha ricordato quello denominato "nuovi volti polesi" e che dà spazio a scrittori, poeti, narratori del capoluogo istriano.
(lpa)