Foto: Radio Capodistria
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In 10 punti di Pola l'apposito comitato promotore ha cominciato a raccogliere le firme in calce alla petizione con cui si chiede l'indizione del referendum inteso a modificare il Piano urbanistico generale della città. Si tratta di modifiche con cui si vuole impedire la costruzione di un albergo e altre strutture ricettive o abitative commerciali sul Lungomare. Per l'indizione della consultazione è necessario raccogliere le firme di almeno il 20% degli elettori che stando ai risultati del censimento dell'altr'anno sono 49.278. Poi, per ritenere valido l'esito del referendum, sarà necessaria l'adesione alle urne di almeno il 50% degli elettori più uno. Il numero minimo, quindi, sarà di 24.640 votanti. Ricordiamo che alle elezioni locali di un anno fa, a Pola si erano recati alle urne poco più di 19.000 elettori. Sul tema del referendum comunque viene trascurato un fattore molto rilevante. Ossia l'investitore ha acquistato il relativo immobile proprio per poterci costruire, nel rispetto del piano urbanistico generale. Nel caso che dall'urna uscisse il “no” all'albergo, le casse municipali si troverebbero a dover pagare un risarcimento valutabile in milioni di euro. Dunque, una grande responsabilità di cui nessuno al momento si fa carico.

Valmer Cusma