Da Zagabria luce verde al referendum contro il progetto del contestato albergo sul Lungomare di Pola, richiesto dagli ambientalisti. E' un progetto di 67 milioni di euro. Come data della consultazione si parla del 9 ottobre prossimo, ma la parola definitiva spetta al consiglio municipale. Per il momento possono cantare vittoria gli ambientalisti e gli attivisti dell'iniziativa civica 'Per il Lungomare' visto che il Ministero della Giustizia ha accolto la loro richiesta sulla consultazione contro la costruzione di un albergo, sulla piu' bella passeggiata in citta'. Il Lungomare appunto. Dunque e' stato raccolto un numero sufficiente di firme in calce alla petizione, inoltre e' stato ritenuto costituzionale il quesito referendario che recita: "Siete favorevoli a modificare il Piano urbanistico generale di Pola in modo da vietare la costruzione di un albergo e altre strutture ricettive o abitativo-commerciali nell'area oggetto dell'attuale Piano urbanistico Lungomare?" Pertanto sussistono tutti i presupposti per chiamare i polesani alle urne. La data del referendum verra' definita a fine mese in sede di consiglio municipale, ma gia' si parla del 9 ottobre. Per ritenere valido l'esito del referendum, sara' necessaria l'adesione alle urne di almeno il 50 percento degli elettori piu' uno. L'investimento per il contestato progetto e' di 67 milioni di euro mentre a lavori ultimati, qualora venisse costruito, troverebbero occupazione 250 persone. Si puo' dire che in sede di Consiglio municipale il progetto sia appoggiato da tutte le forze politiche ad eccezione del Mozemo! (Possiamo!) ed e' questa la causa principale della spaccatura dell'ormai defunta coalizione di maggioranza. Nell'intero progetto comunque ci sono lati poco chiari, tra l'altro ultimamente lo stato rivendica la proprieta' di una parte dell'immobile mentre l'investitore lo ha acquistato con la documentazione pulita per poterci costruire. Nel caso il referendum bocciasse l'albergo, ne nascerebbe un bel pasticcio.
Valmer Cusma