E' andata in scena la protesta dei lavoratori dell'hotel Histrion e Bernardin a Portorose. L'agitazione sindacale e' avvenuta per contrastare alcune decisioni della direzione, che prevede l'outsourcing, vale a dire il trasferimento del personale che si occupa delle stanze e della pulizia, alle dipendenze di un appaltatore esterno. La protesta e' stata fatta anche per un migliore stipendio. Sul lungomare di Portorose i lavoratori hanno inscenato una protesta organizzata, in cui e' stato messo in evidenza che l'obiettivo delle agitazioni e' di impedire il trasferimento delle cameriere e delle pulitrici alle dipendenze di un appaltatore esterno. Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti di molti sindacati tra cui quello dei Vigili del Fuoco, che si sono detti fortemente solidali con le lavoratrici. Il comprensorio Histrion-Bernardin appartiene al gruppo Sava Tourizem, che per il 90 per cento e' di proprieta' dello Stato. Oltre a bloccare l'outsourcing i lavoratori hanno chiesto un aumento del salario che sia in linea almeno con l'inflazione e la stipula di un'integrazione al contratto collettivo di lavoro, oltre ad un dialogo sociale che possa evitare in futuro situazioni simili e al riconoscimento della formazione che i lavoratori piu' anziani danno a quelli appena arrivati. E' stato sottolinato che il personale che si occupa del riordino delle camere e quello delle pulizie si trovano sempre in prima linea nel contatto con gli ospiti e che il loro lavoro e' quello che porta il successo all'hotel, in particolar modo perche' si tratta di un albergo di lusso. Di questo, secondo i lavoratori, la direzione non si e' mai curata perche' impegnata con i bilanci, non riconoscendo il ruolo importante che viene svolto giorno per giorno e non rendendosi conto che senza i servizi non esiste il turismo. La richiesta di un adeguamento del salario parte dal fatto che le lavoratrici hanno una paga che si aggira intorno ai 700 euro lordi al mese. I vari oratori hanno chiamato in causa il governo e il ministero del lavoro per avere una risposta alla loro agitazione, puntando il dito contro l'outsourcing che causa un impoverimento del lavoro e degli impiegati, una prassi che e' contraria alla crescita in quanto vede i lavoratori pagati meno e con meno o nessuna garanzia a fronte dei titolari delle societa' di appalto che si arricchiscono con i contratti stipulati. Alla protesta hanno fatto pervenire il loro sostegno anche la Federazione dei Sindacati della Slovenia e l'Istituto 8 Marzo.
Franco de Stefani