Dopo un primo incontro avuto a fine aprile, il ministro Erlić è ritornato in Istria per un esame delle iniziative e rispettiva documentazione progettuale in corsa per cofinanziamenti da attuali e futuri bandi europei. Quello, forse più importante interessa il settore della sanità. Dal fondo di coesione si pensa di attingere ai mezzi destinati a piccoli lavori di restauro e al rinnovo degli arredi e attrezzatura di tutti i 40 ambulatori per l'assistenza sanitaria di base della penisola. Un'altra iniziativa, rivolta al risparmio energetico, interessa invece l'Ospedale di ortopedia e riabilitazione di Rovigno. Il vicegovernatore, Tullio Demetlika si è soffermato pure su alcuni progetti da presentare nell’ambito del meccanismo per una transizione giusta e tra questi ci sono il centro di ricerca METRIS presso il Politecnico di Pola e la creazione del Centro di eccellenza in ingegneria ed elettrotecnica presso la Scuola media superiore di Albona. Nel settore della cultura invece domina la ristrutturazione del Museo istriano di arte contemporanea, che prevede l'ammodernamento della struttura di 3 mila 500 quadrati in cui trova spazio l'ente regionale operante dal 2008. Complessivamente, sono 46 i milioni di euro assicurati sull'asse degli investimenti territoriali integrati del Fondo di coesione. "33 invece quelli garantiti alla Città di Pola", si è sentito dire -sempre ieri- nell'incontro tra il ministro Erlić e il sindaco Filip Zoričić. Oltre cha a investimenti nell'infrastruttura, nei trasporti, nell'innovazione tecnologica, progetto capitale per la maggiore municipalità istriana, la riconversione in campus universitario del complesso dell'ex Ospedale della Marina.
(lpa)