L'azienda Makro 5 Gradnje, selezionata per la costruzione del nuovo terminal passeggeri al porto di Capodistria, aveva inizialmente espresso interesse anche per il progetto di ampliamento del terminal container. Tuttavia, la sua proposta è stata respinta dall'ente portuale, e l'impresa ha deciso di rivolgersi alla Commissione di Revisione Statale a metà novembre, per poi ritirare la richiesta la settimana scorsa, come comunicato dalla commissione. Il progetto di ampliamento del terminal container ha visto l'unica offerta presentata da Kolektor Koling Engineering, che figura come partner principale in un consorzio che include altre cinque imprese (Gradtech, Adriaing Koper, Kolektor CPG, CGP Novo Mesto e Grafist). La proposta economica per l'ampliamento è di 153 milioni di euro, IVA esclusa, cifra che supera significativamente la stima iniziale dei costi. L'obiettivo dell'ampliamento è aumentare la capacità di movimentazione e stoccaggio temporaneo dei container a 1,75 milioni di unità all'anno, superando di oltre mezzo milione la capacità attuale. Tale investimento si inserisce in una strategia mirata a mantenere Capodistria come il principale scalo container dell'Adriatico, con la conclusione dei lavori prevista per la fine del 2027. Parallelamente, proseguono i lavori per la nuova tratta ferroviaria tra Divaccia e Capodistria. L'ampliamento prevede anche il dragaggio marino fino a una profondità di 14,5 metri, con l'estrazione di 68.000 metri cubi di fanghi, destinati ad essere trasportati nell'area della Bonifica, a circa quattro chilometri dal porto. Per quanto riguarda il nuovo terminal passeggeri, il permesso di costruzione è stato ottenuto ad agosto, e si prevede che entri in funzione la prossima primavera. Dopo alcune modifiche nel contratto, Makro 5 Gradnje ha ridotto il prezzo per la costruzione del terminal passeggeri a 2,99 milioni di euro, IVA esclusa.
Corrado Cimador