"Il sovraffollamento turistico o sovra turismo sta portando l'Istria verso la totale insostenibilità del sistema e al collasso infrastrutturale passando per l'inquinamento ambientale". Questo l'allarme lanciato in conferenza stampa a Pola dalla parlamentare istriana e consigliera municipale Dušica Radojčić e dal consigliere regionale Slaven Boljun, entrambe dello schieramento Možemo! (Possiamo). "In molte parti d'Europa si sta alzando la voce contro il turismo esagerato anche con dimostrazioni di piazza" - hanno detto - "e ora il fenomeno è presente anche a casa nostra". Va detto comunque che in tempi recenti anche il Governatore istriano Boris Miletić aveva toccato il tasto dolente dicendo che il punto di saturazione è stato superato per cui sarebbe ora di porre dei limiti all' espansione del settore. Sembra pero' che le sue parole siano state pronunciate al vento in quando sia la politica che la stampa continuano a compiacersi dei grandi numeri di arrivi e soggiorni. A sostegno delle loro tesi Dusica Radojčić e Slaven Boljun hanno quindi snocciolato alcuni numeri alquanto allarmanti: in Istria che conta 195.000 abitanti i posti letto turistici complessivi sono 487.732 e il Piano ambientale della Regione ne permette l'edificazione di altri 160.000 negli alberghi e campeggi. "Se non si pone un freno alla tendenza" -hanno detto - "ben presto d' estate avremo in Istria un milione di persone di cui meno di 200.000 residenti. E l'infrastruttura non sarà più in grado di sopportare tanta pressione con forti ricadute sulla qualità della vita dei residenti già ora pesantemente penalizzati nella stagione calda.
Valmer Cusma