Un progetto importante, che consente ai pescatori di orientarsi verso una pesca sostenibile, promuovendo anche la partecipazione delle comunità locali e l'assunzione di diversi profili nel settore marittimo ed un miglioramento della vita per le comunità costiere.
Non sono mancate alcune piccole difficoltà nella genesi di questo lavoro, in particolare in alcune traduzioni dallo sloveno all'italiano, ma ci sono state anche alcune piacevoli ed inaspettate scoperte, come quella che ai giovani tutto sommato, piace mangiare il pesce.
A raccontarci i principali risultati di questa idea è la responsabile stessa del progetto, Lucija Čok: "Gli atelier coi ragazzi sono stati una cosa formidabile, perché veramente li abbiamo attirati ed interessati. Poi certamente la pubblicazione di questo libro sui Sapori di mare, ovvero sulla vecchia ed antica cucina istriana. Non credevamo che potesse essere così interessante. Poi il glossario, cioè la curiosità sui termini dialettali di questo campo del lessico. Inoltre, tutte le dimostrazioni, ad esempio del "mušoler" e dei vecchi mestieri sono state veramente una cosa rara. Tutte le persone coinvolte, tutte le scuole, sia di lingua slovena che di lingua italiana, il fatto di farli incontrare e parlare tra loro ha anche motivato l'ambiente a ricordare che questi luoghi sono multilingue, anzi bilingue e plurinazionali. Per me è stato veramente un risveglio della coscienza, di che cosa siamo, delle identità di questi luoghi e soprattutto di essere anche gente di mare, cioè di vivere uno stile di vita Mediterraneo".
Davide Fifaco