La discutibile idea costruire il centro regionale per la gestione dei rifiuti a Castion nel comune turistico di Medolino a un solo chilometro dalla costa e dalle abitazioni, sta presentando il conto: da due settimane a questa parte un fetore insopportabile di varia natura invade ogni sera l’area tanto che la gente per evitarlo deve chiudersi ermeticamente in casa.
La forte puzza che proviene dalla discarica regionale di Castion rappresenta una vera e propria mazzata gli affittacamere della zona in quanto numerosi villeggianti fanno le valigie anzitempo. Gli abitanti piu’ colpiti dalla puzza, che abitano nelle vicine località di Pomer, Bagnole, Medolino e Vincural si sono rivolti all’associazione ambientalista Istria Verde che ha già provveduto a informare l’ispezione per la tutela dell’ambiente di cui si attende l’imminente arrivo per le verifiche sul posto. Dopo che le lamentele e proteste della popolazione locale riportate dai media e che stanno infiammando i social, ha risposto la direzione della Kastijun, la società che gestisce la discarica dicendo semplicemente che nelle costanti misurazioni della qualità dell’aria, non sono emersi valori fuori norma. ‘’Bisogna comunque sottolineare’’ così nel comunicato stampa ‘’che al vertice della stagione turistica, la discarica è messa a dura prova. Ci arrivano da tutta l’Istria 600 tonnellate di rifiuti al giorno mentre la discarica è progettata per al massimo 400. Comunque la discarica di Castion venuta a costare 40 milioni di euro erogati dai fondi europei, sta diventando un caso anche per altri motivi. Innanzitutto per le grosse difficolta’ di smaltimento delle balle di combustibile quale prodotto secondario del processo di trattamento dei rifiuti, che nessuno vuole ritirare e per l’adozione di una tecnologia superata e antiquata.
Valmer Cusma