Per quanto riguarda l'Istria - come abbiamo già, riferito - la notte più lunga dell'anno sarà festeggiata ai valichi di Sočerga- Požane, nel pinguentino e a quello di Plovania- Sicciole, nel buiese. Canti, balli, brindisi per congedare il 2022 e salutare il nuovo anno, ma soprattutto l'innalzamento delle sbarre che porteranno simbolicamente alla riunificazione dell' Istria e, come hanno detto in tanti, ad una "nuova vita" per i frontalieri, per la popolazione locale, per il ritorno - si spera- a quelle abitudini, forse indebolite, ma che nemmeno trent' anni di controlli doganali e di polizia hanno saputo cancellare. "La Croazia può essere orgogliosa dei traguardi raggiunti poiché l'adesione all'eurozona e a Schengen rappresentano un importante momento per l' economia e gli investimenti nel paese" ha affermato la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, che assieme al premier Plenković e al capo di stato sloveno Nataša Pirc Musar, presenzierà domani mattina a quella che è stata definita la cerimonia ufficiale organizzata al valico sloveno-croato di Obrežje-Bregana. Ma l'esponente europea ha dimenticato di dire che le cerimonie più belle, quelle che non guardano al capitale e alla ricchezza saranno sicuramente quelle spontanee, che si manifesteranno in gran parte della settantina di punti di controllo lungo il migliaio di chilometri di frontiera croato-slovena e croato-ungherese. Da ricordare che - oltre via terra- la libera circolazione di persone e merci interesserà pure quella marittima. I cittadini dell'area Schengen potranno navigare senza alcuna limitazione nelle acque croate tanto che alcuni punti di frontiera marittimi istriani come quelli di Parenzo o Rovigno si sposteranno in località della Dalmazia meridionale mentre per quanti riguarda gli aeroporti, le nuove regole saranno adottate dal prossimo 26 marzo.
(lpa)