Un incendio così devastante nella zona di Pola non si ricorda a memoria d' uomo. L'area interessata dall'apocalisse è quella compresa tra Valdibecco, Dolinka e Vintian in direzione di Promontore. Ebbene a momenti le lingue di fuoco si sono talmente avvicinate alle case che gli abitanti per salvare la vita sono scappati prendendo con sé poche cose. Sono stati attimi drammatici, di panico e disperazione. Per fortuna i vigili del fuoco con sforzi sovrumani sono riusciti a salvare le case, il fuoco però ha inghiottito alcune costruzioni in legno, e una quindicina di automobili nel cortile dell'officina di un meccanico, che le aveva preparate per la vendita. Inceneriti una trentina di ettari di bosco, pineta e vegetazione di basso fusto. Il bilancio parziale è stato fornito sul posto dal Comandante antincendio regionale Dino Kozlevac. "Vista l'intensità e le proporzioni dell'incendio spinto da tutte le parti dal vento di bora e levante" - ha detto - "possiamo essere contenti che non ci siano feriti". Dopo l'allarme suonato intorno a mezzogiorno sul posto sono accorsi una settantina di pompieri dei corpi antincendio professionisti e delle società di volontari di Pola, Rovigno e Pisino, con 29 autobotti. Determinante nello spegnimento si è rivelato l'intervento da cielo di tre canadair levatisi in volo dalla base di Zara. Prezioso pure l'intervento dei residenti, schieratisi a difesa delle loro case. Sembra che le fiamme si siano sprigionate dalla cabina di trasformazione elettrica di Valdibecco, completamente distrutta per cui una buona parte di Pola è rimasta senza corrente elettrica per alcune ore. Per un attimo anche all'ospedale cittadino è andata via la luce, poi, come precisato dalla direttrice Irena Hrstić, sono subito entrati in funzione i gruppi elettrogeni. Dopo che l'incendio è stato circoscritto un canadair è ritornato a Zara, gli altri due ora sono fermi in stato di allerta precauzionale all'aeroporto di Pola.
Valmer Cusma