
L’idea, sviluppata dall’artista Marco Duranti, si basa sulla collaborazione tra proprietario e animale nella realizzazione di un’opera unica. Ogni tela viene creata tramite il movimento e le azioni spontanee dell’animale, rendendo ogni lavoro strettamente legato alla relazione tra i due soggetti coinvolti. L’obiettivo è trasformare un semplice momento di gioco in una creazione artistica originale, che possa essere conservata come testimonianza di un legame speciale. L’iniziativa non si limita alla produzione artistica, ma si propone anche come strumento di benessere e inclusione.

L’arte, in questo contesto, assume una funzione terapeutica e sociale. Studi dimostrano che l’interazione con gli animali favorisce il benessere psicofisico e riduce lo stress, migliorando la qualità della vita. Proprio per questo Il Gioco in una Stanza mira a estendere questa esperienza a contesti educativi e sanitari, come scuole, ospedali e strutture terapeutiche, dove il coinvolgimento degli animali domestici è già utilizzato in programmi di supporto per bambini, anziani e persone con disabilità. Il progetto sfida il concetto tradizionale di opera d’arte, ponendo l’accento sul processo creativo anziché sul risultato finale. Con questa iniziativa Roma si afferma ancora una volta come polo di sperimentazione culturale, introducendo un nuovo approccio all’arte basato sulla partecipazione attiva. Offre la possibilità di trasformare un momento quotidiano in un’esperienza creativa concreta, rendendo l’arte non solo fruibile, ma anche personalizzata e significativa per ogni famiglia che vi prende parte.
B.Z.