Le prefetture italiane stanno sollecitando scuole e sindaci a promuovere iniziative per commemorare i massacri delle Foibe. Sono già stata inviate alcune circolari in cui si richiede un riscontro immediato per fare in modo che i prefetti possano avere un quadro delle iniziative.
Mancano ancora diversi mesi alla ricorrenza del "Giorno del Ricordo", dedicato, come noto, proprio alla memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, ma evidentemente quest'anno il governo punta ad una celebrazione capillare, in molte parti d'Italia.
Nelle circolari si chiede di "voler favorire iniziative celebrative di approfondimento e di studio, finalizzate a dare particolare e significativo rilievo alla ricorrenza", per "sensibilizzare le nuove generazioni e diffondere la conoscenza di quei momenti dolorosi" conservando "la memoria storica di una pagina altamente tragica per l'umanità, rendendo doveroso omaggio alle vittime e un riconoscimento ai superstiti".
Nel documento quanto accaduto con le foibe viene definito "rappresaglie di vera e propria pulizia etnica" che si scatenarono "su molti italiani".
Dure critiche a questa iniziativa arrivano dall'Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) e Federazione lavoratori della conoscenza CGIL, che espresso sconcerto per l'accaduto, aggiungono di non aver compreso il perché si diano indicazioni e direttive alle scuole sulle commemorazioni del 10 febbraio ma non su quelle del 27 gennaio, ovvero la "Giornata della Memoria".
L'Anpi, in particolare, ha chiesto al governo di "ritirare la circolare e recedere da questa pratica faziosa e pericolosa" spiegando che "non è vero che le foibe riguardarono solo gli italiani, che pure furono i più colpiti, e non è vero che si trattò di pulizia etnica" L'Associazione Nazionale Partigiani Italiani conclude che non è corretto invitare le scuole alla conoscenza ed all'approfondimento dei temi della Giornata del Ricordo e poi tralasciare analogo invito per la "Giornata della Memoria", istituita per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico e le leggi razziali.
Davide Fifaco