La ricerca de La Sapienza, intitolata 'Modelli di semplificazione linguistica sui social nel tempo', ha analizzato l'evoluzione del linguaggio in un arco di 34 anni prendendo in esame un campione di circa 300 milioni di commenti in lingua inglese provenienti da otto diverse piattaforme (Facebook, Twitter-X, Gab, Reddit, Telegram, Usenet, Voast e YouTube).
Lo studio, come riportato da ANSA, evidenzia che le mutazioni linguistiche riscontrate sulle piattaforme non sono dovute solo ad influenze specifiche delle stesse ma riflettono anche un aspetto più vasto del comportamento umano, un fenomeno universale legato a dinamiche sociali più ampie, paragonabili a due lingue che si incontrano dando vita a differenti idiomi.
Lo studio si è concentrato su diversi aspetti del linguaggio sul web, tra cui la vastità del vocabolario degli utenti e la correlazione con il livello di attività; ma anche sull'evoluzione del vocabolario nel tempo e la complessità dei testi, misurata attraverso metriche di ricchezza lessicale e ripetitività. Un'analisi che contribuisce ad una migliore comprensione di come gli ambienti digitali modellino le norme comunicative ed il coinvolgimento.
I ricercatori spiegano che "comprendere l'impatto delle piattaforme digitali sul comportamento degli utenti presenta sfide fondamentali, inclusi problemi relativi alla polarizzazione, alle dinamiche di disinformazione e alla variazione nel consumo di notizie".
DF