Continuano ad aumentare i casi accertati di coronavirus in Italia. I pazienti positivi al test sono ormai più di 220, la maggior parte in Lombardia, regione che ha isolato 11 paesi del Lodigiano, e che attualmente registra 173 casi. In Veneto invece i contagiati confermati sono saliti a 33, 18 in Emilia Romagna, tre in Piemonte e Lazio. Ci potrebbe essere un primo caso in Alto Adige, con un paziente che si è sottoposto al test dopo aver passato un periodo di tempo in una zona a rischio della Lombardia. Positivo al test anche un italiano, proveniente dalla Lombardia, in vacanza a Tenerife.
Purtroppo aumentano anche le vittime ufficialmente attribuite al Coronavirus. L’ultima, la settima, è un uomo di 62 anni, affetto già da gravi patologie, morto all'ospedale Sant'Anna di Como dopo esser stato trasferito dal Lodigiano nel fine settimana.
Nelle regioni in cui si è sviluppata l’epidemia, ma in generale in quasi tutte le regioni del Nord, sono intanto state attivate tutte le misure di prevenzione: interi paesi isolati, scuole e università chiuse almeno fino a fine mese, chiusi tutti i luoghi di ritrovo, negozi aperti, ma in Lombardia discoteche e bar in Lombardia chiudono alle 18.00. In Friuli Venezia Giulia Chiese aperte solo per preghiere individuali.
Il premier Giuseppe Conte ha però invitato i governatori a non adottare iniziative autonome e non giustificate fuori dalle aree di contagio:
“Non è possibile – ha spiegato - che tutte le regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose. Dobbiamo agire in modo coordinato e con misure proporzionate al rischio".
Parole che hanno generato la reazione di alcuni governatori, come quello della Lombardia, Attilio Fontana, che ha definito “irricevibile e, per certi versi, offensiva”, l’ipotesi di limitare le prerogative dei governatori in materia di sanità.
Per ora non viene preso in considerazione il ripristino dei controlli ai confini, chiesto invece dalla Lega: anche per la Commissione europea al momento non ci sono le condizioni per ipotizzare la sospensione del trattato di Schengen. Oggi giungerà in Italia “in accordo con le autorità italiane”, una missione congiunta del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell'Oms.
Alessandro Martegani