Foto: MMC RTV SLO
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Perché è importante celebrare la giornata del 2 Giugno? Quali sono i valori che giacciono dietro questa ricorrenza? Sua Eccellenza Paolo Trichilo, Ambasciatore d'Italia in Slovenia, risponde così: "Ogni 2 Giugno noi celebriamo la festa della
Repubblica, i valori sono quelli della nostra Costituzione: democrazia, partecipazione, diritti, quello che è scritto nella Costituzione adottata nel 1948".

Le ricorrenze scandiscono anche il trascorrere del tempo, per cui possono divenire un modo per riflettere su quanto è stato fatto nel recente passato. Per quanto riguarda le relazioni tra Italia e Slovenia, che anno è stato? "Senza alcuna retorica, debbo dire eccellenti - analizza Paolo Trichilo - il Presidente Mattarella è venuto in Slovenia per l'insediamento del Presidente Pahor, c'è stata la visita del Presidente del Consiglio Gentiloni, abbiamo avuto l'importante riunione del Comitato di coordinamento dei Ministri di Italia e Slovenia, presieduto dai due Ministri degli Esteri, con un totale di 14 Ministri o Sottosegretari. Potrei continuare a lungo - prosegue l'Ambasciatore - perché è grande l'intensità nelle relazioni tra due Paesi amici e confinanti". Tanti sono gli eventi che possono essere inseriti in questo contesto, come il viaggio a Roma del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor di pochi giorni fa nel quale c'è stato anche un incontro con l'omologo italiano Sergio Mattarella. A Trieste c'è stata inoltre la terza sessione del Comitato congiunto Slovenia - Regione Friuli Venezia Giulia. Al di la di essere due stati confinanti, si tratta anche di due membri dell'Unione Europea e dell'area Schengen, per cui sono molteplici le reti di contatti e di relazioni.

Non mancano quelle in ambito culturale, tanto è vero che contestualmente al ricevimento organizzato dall'Ambasciata per celebrare la Festa della Repubblica ci sarà l'inaugurazione di una mostra intitolata "Sacro e mito nell'oro dei Longobardi", popolazione transitata nei territori dell'attuale Slovenia nel loro viaggio verso Sud. "Si tratta di un progetto di piccole dimensioni - spiega il dottor Stefano Cerrato - ma di straordinarie valenze sia storico-archeologiche che dal punto di vista della cooperazione culturale tra Italia e Slovenia. Si tratta infatti - prosegue l'Addetto Culturale dell'Istituto Italiano di Cultura di Lubiana - della prima esposizione assoluta di nuovi reperti archeologici ritrovati nel corso di uno scavo avviato nel 2012 a Cividale del Friuli: sei croci auree di manifattura longobarda, usate da questo popolo nelle sepolture dei personaggi più socialmente preminenti,
saranno esposte nel museo civico di Lubiana fino al 30 Settembre. L'aspetto della cooperazione culturale - conclude Cerrato - è particolarmente significativo perché le opere sono messe a disposizione in anteprima assoluta dal polo museale del Friuli Venezia Giulia, in particolare dal museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli che ne fa parte, in collaborazione con il Museo Civico di Lubiana. I due musei hanno lavorato assieme all'allestimento e alla parte scientifica dell'esposizione :in questo ci vedo un bel segnale di collaborazione culturale tra i due paesi".

In un mondo sempre più globale e in una società sempre più complessa, i valori della pace, della partecipazione e della democrazia si affermano anche attraverso la cooperazione europea e internazionale. Il 2018 è un anno che sarà ricordato anche per due grandi competizioni sportive, come i giochi olimpici invernali che si sono svolti a Pyeongchang lo scorso inverno e la Coppa del Mondo di calcio,
che sta per prendere il via in Russia. Si tratta di eventi che possono contribuire a plasmare la comprensione reciproca tra le nazioni e tra le persone che vivono in posti diversi del mondo? "I Giochi di Pyeoongchang - risponde Trichilo - sono stati un esempio paradigmatico in positivo di come un evento sportivo sia stato utilizzato al meglio per un riavvicinamento storico tra le due Coree: abbiamo visto come effettivamente da quel momento in poi si sia innescato un processo positivo. Dovremo valutare e vedere poi quali saranno le effettive conclusioni dei negoziati, ma è innegabile che quello sia stato un momento di amicizia tra Corea del Sud e Corea del Nord che ha avuto un seguito. Quindi - conclude l'Ambasciatore - auguriamoci che anche i Mondiali in Russia possano dare dei risvolti positivi nell'amicizia tra le nazioni".