È arrivata in Vaticano accompagnata dalla famiglia Giorgia Meloni, per la prima udienza con il Papa dalla nomina a premier. L’incontro è stato segnato in agenda ufficialmente come un colloquio privato, ma spesso in Vaticano si usa questa formula per gli incontri fra il Santo padre e i capi di governo.
Meloni, accompagnata dalla figlia Ginevra e dal compagno Andrea Giambruno, è stata accolta dal reggente della Casa pontificia, padre Leonardo Sapienza, e da un picchetto d’onore delle Guardie svizzere, poi è stata accompagnata nel Palazzo Apostolico per l’incontro con Papa Francesco, durato 35 minuti.
Al termine del colloquio il Santo Padre ha donato alla presidente del Consiglio alcuni volumi e un’opera in bronzo dal titolo “Amore sociale”, raffigurante un bimbo che aiuta un altro a rialzarsi, mentre Meloni ha donato al Pontefice un libro del 1955, “La Santa Messa spiegata ai bambini” di Maria Montessori, un volumetto del 1920 contenente “Il Cantico delle creature” e “I Fioretti” di San Francesco d’Assisi, e un angelo dalla sua collezione privata.
L’incontro è giunto a pochi giorni dai funerali del Papa emerito Benedetto sedicesimo e in un momento delicato per gli equilibri in Vaticani. Proprio ieri il Papa ha incontrato monsignor Georg Gaenswein, segretario particolare di Benedetto, dopo le anticipazioni del libro “Nient’altro che la verità”, in uscita giovedì, in cui il braccio destro di Papa Ratzinger racconta dei contrasti con Papa Francesco. Lo stesso Papa avrebbe indirettamente replicato alla polemica sulle anticipazioni, affermando, nel corso dell’Angelus di domenica che “il chiacchiericcio è un'arma letale, uccide, uccide l'amore, uccide la società, uccide la fratellanza”. “Chiediamoci: - ha aggiunto - io sono una persona che divide o una persona che condivide?”.
Alessandro Martegani