Nel 2021, in Italia, secondo i dati presentati agli Stati generali della lotta alla pirateria tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale, gli atti di pirateria sono aumentati del 9%, con un incremento del 26% sugli eventi sportivi in diretta, il 20% per i programmi tv ed il 14% per le serie tv.
Restano comunque i film i contenuti più piratati, tanto da costituire il 35% delle frodi audiovisive online, per un totale di circa 120 milioni, un numero comunque in calo del 4% rispetto al 2021.
I dati confermano un'incidenza complessiva della pirateria stabile tra la popolazione adulta, pari al 42% ma con una crescita dei contenuti piratati. Si stimano nel 2022 circa 345 milioni di atti illeciti. La pirateria digitale si conferma la principale, con il 39% di incidenza, dato stabile rispetto al 2021. Segue la pirateria indiretta (prestito di copie digitali e fisiche piratate o la visione da amici), che si attesta intorno al 12%; mentre la pirateria fisica ha un'incidenza del 9%. Tra gli adolescenti: nel corso del 2022 quasi la metà dei 10-14enni ha compiuto almeno un atto di pirateria audiovisiva (in calo del 4% rispetto al 2021).
Per quanto riguarda la deterrenza, i dati dimostrano che l'oscuramento dei siti si rivela una misura efficace: il 40% dei pirati adulti è incappato almeno una volta in un sito bloccato e la metà di loro si è indirizzata su contenuti legali (49%). I pirati audiovisivi sono più concentrati tra gli under 35 (39%), tra coloro che hanno un livello di istruzione più elevato e tra gli occupati. C'è inoltre una leggera prevalenza di uomini (53%) sulle donne (47%).
Davide Fifaco