Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO

Il ministro dell'Interno Piantedosi ha ribadito ancora una volta di voler assolutamente utilizzare i centri albanesi di Gjader e Shengjin, che tuttora sono vuoti, affermando: "Potrebbero avere un ruolo per rafforzare il sistema per rimpatriare i migranti irregolari che non hanno diritto a rimanere in Italia".

Secondo Piantedosi si potrebbe così iniziare ad utilizzare anche la parte di struttura dedicata originariamente alle procedure accelerate di frontiera. Inoltre, grazie alla veste di Cpr, si potrebbero riportare a casa i soggetti che, altrimenti, rendono le città italiane meno sicure, citando le parole del ministro, che sottolinea come i rimpatri sono un tema che si sta affermando nel dibattito politico in tutto il mondo, anche oltreoceano. "A noi, oramai, lo chiede l'Europa. Finalmente. Dovremmo esserne tutti contenti" rileva Piantedosi.

Il ministro ha poi proseguito dichiarando: "In questo primo scorcio di anno rileviamo un ulteriore calo degli arrivi, ad oggi, di circa il 17% rispetto allo stesso periodo del 2024, un anno che a sua volta aveva fatto registrare una significativa riduzione degli sbarchi a fronte di quello precedente pari a -58% e di circa -37%rispetto a quello precedente ancora. Siamo soddisfatti perché rileviamo l'evidenza del lavoro che stiamo facendo per contrastare gli affari dei trafficanti di esseri umani, anche se il permanere di elementi di instabilità in alcuni Paesi di partenza ci inducono a mantenere alte cautela e attenzione".

Infine, ha concluso spiegando che la riconversione dei centri, non più dedicati alla prima accoglienza, non comporterebbe ulteriori investimenti, poiché "contengono già al loro interno spazi dedicati a effettuare i rimpatri. La struttura è già predisposta per questa funzione. L'originaria funzione dei centri sarà mantenuta e l'effetto deterrenza è comunque accresciuto dal fatto che aumentiamo i rimpatri". Secondo il ministro con un incremento del +35% rispetto all'anno scorso.

Davide Fifaco