Il gioco d’azzardo online è molto diffuso anche nei piccoli comuni italiani. È quanto emerge dai dati diffusi da giocoresponsabile.info, sito che si occupa proprio di studiare il fenomeno del gioco d’azzardo sulla penisola.
Il report fornisce una sorta di mappatura dell’azzardo online nelle piccole realtà locali, che, nonostante la bassa densità abitativa, presentano numeri molto elevati: tra i 50 comuni con la spesa più elevata nel gioco d’azzardo online, 43 hanno meno di 10.000 abitanti, e nel 2023, nei piccoli comuni italiani (che rappresentano un quarto della popolazione italiana e il 41 per cento dei comuni) il volume lordo giocato nel settore dell’azzardo online ha raggiunto i 17,8 miliardi di euro, pari a quasi il 22 per cento della raccolta complessiva nazionale.
Anche la raccolta annuale media pro capite per il gioco d'azzardo online è stata nettamente superiore alla media nazionale nei piccoli comuni del sud Italia e delle isole: in prima posizione però c’è Anguillara Veneta, nei pressi di Padova, che ha fatto segnare una media di 13.073 euro pro capite, ma anche a Calliano, in provincia di Trento, il dato è salito a 12.749 euro nel 2023.
I dati suggeriscono che l’azzardo online “non sia un fenomeno esclusivamente legato alle difficoltà economiche del Sud, ma presenti elementi complessi anche nelle aree più sviluppate”.
Dall’analisi è emersa anche la correlazione tra piccole località turistiche e volumi di gioco elevati: a Capri e Anacapri la spesa pro capite nel 2023 ha superato rispettivamente i 9.503 e i 5.000 euro.
Il report conferma poi anche la presenza di organizzazioni criminali in molte delle aree con alta incidenza di gioco come Palermo, Messina e Napoli, dove la malavita organizzata sfrutta l’azzardo legale per il riciclaggio di denaro: stime prudenziali attribuiscono alle mafie una quota di circa 16-18 miliardi di euro, pari al 20-22 per cento del totale delle giocate online.
Alessandro Martegani