Sul Green pass il Ministero degli Interni italiano, dopo l'intervento del Garante per la protezione dei dati che, rispondendo a un quesito avanzato dalla Regione Piemonte, ha contraddetto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ha inviato una circolare che precisa che i controlli dei ristoratori saranno necessari solo in caso di certificati falsi e le identità in caso di incongruenze. Potranno chiedere l'esibizione di un documento di identità e quindi accedere ad una "seconda fase" della verifica, che non sarà sempre necessaria, oltre ad utilizzare la app che scannerizza il Qr Code del certificato.
"Tale verifica si renderà comunque necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, ad esempio quando appaia manifesta l'incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione", si legge nel documento. Inoltre "l'avventore è tenuto all'esibizione del documento di identità". Resta fermo il punto secondo cui le multe, in caso non si accerti la corrispondenza tra il certificato e l'identità del possessore, "la sanzione risulterà applicabile nei confronti del solo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell'esercente".
Le forze dell’ordine eseguiranno invece delle verifiche a campione, in particolare nei luoghi turistici e della movida.
Riguardo agli eventi sportivi e agli spettacoli, nel documento viene anche precisato che, oltre ai pubblici ufficiali, saranno anche gli steward e i gestori delle strutture a poter controllare i pass.
Sulle incertezze derivate dall’uso del Green pass, è intanto intervenuto l’assessore regionale alla Sicurezza del Friuli-Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, che ha affermato: "In un momento in cui gli operatori economici del Friuli Venezia Giulia, come del resto tutti i cittadini italiani, hanno bisogno di certezze e di rappresentanti delle istituzioni capaci di essere un punto di riferimento, è inaccettabile la confusione generata dall'attuale ministro dell'Interno in merito al green pass per l'accesso a ristoranti e pubblici esercizi".
Davide Fifaco