Sul tavolo del Consiglio dei ministri italiano dovrebbe arrivare un decreto unico, per estendere la platea interessata dall'obbligatorietà del Green pass, da metà ottobre, ai lavoratori pubblici e privati.
A quanto confermano diverse fonti governative, in queste ore prosegue il lavoro dei tecnici di Palazzo Chigi e ministeri per perfezionare le norme, che devono tenere conto di diverse specificità. La strada sembra comunque quella del provvedimento unico e sanzioni per chi entra al lavoro per più giorni consecutivi senza il Pass.
Secondo la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, "si va verso l'obbligo del certificato verde non solo per i lavoratori del pubblico impiego ma anche per quelli del settore privato".
Posizione condivisa anche dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, secondo il quale è necessario "calmierare i prezzi dei tamponi" ma "non è giusto che la fiscalità generale intervenga a cancellare un costo che deriva da una scelta". Orlando ha anticipato che sulle modalità ed i tempi dell'estensione se ne discuterà nelle prossime ore.
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte ha dichiarato che "questo governo è nato per due obiettivi: completare la campagna vaccinale e mettere in sicurezza il Paese". Conte ha poi attaccato la Lega, affermando che una forza politica che ha accettato di partecipare all'esecutivo e tradisce uno degli obiettivi prende in giro il proprio elettorato.
Matteo Salvini ha invece voluto precisare che al momento non esiste un progetto definito sull'estensione del Green Pass, ed ha aggiunto: "La posizione della Lega è chiara, siamo per la difesa della salute dei cittadini, anche sui luoghi di lavoro. Ma non si può pensare di estendere l'obbligo del Green Pass a 60 milioni di italiani".
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, in caso di obbligatorietà del pass per lavoro chiede al governo temponi gratuiti e rapidi.
Intanto è arrivato il via libera definitivo dall'Aula del Senato al primo dl Green pass, che era in vigore dal 6 agosto e che ora diventa legge, estendendo l'uso della carta verde per ristoranti, spettacoli, competizioni sportive, mostre, piscine, e palestre. Il decreto prevede anche la proroga dello stato di emergenza nazionale fino al 31 dicembre 2021. La fiducia posta dal governo ha ottenuto 189 voti favorevoli, 32 contrari e due astenuti.
Davide Fifaco