Un profilo della penisola italiana su fondo blu, avvolta in un nastro tricolore e circondata dai nomi delle minoranze linguistiche presenti in Italia.
È l’immagine scelta per il francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica “Senso civico”, dedicato alle località italiane bilingue e realizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il francobollo, che celebra la ricchezza linguistica della penisola, è stato realizzato su disegno del bozzettista Matias Hermo in duecentocinquantamila e venti esemplari, ha un valore di quattro euro e 65 ed è stato previsto per la posta prioritaria diretta. Nel disegno, vicino alle regioni in cui sono presenti le minoranze linguistiche, sono riportate le varie lingue riconosciute parlate in Italia (Franco provenzale, Germanico, Friulano, Sloveno, Ladino, Croato, Francese, Occitano, Catalano, Sardo, Albanese e Greco), accanto alle scritte “località italiane bilingue” e “la Repubblica tutela le minoranze linguistiche”.
Nel primo giorno di emissione è stato previsto un annullo speciale presso l’ufficio postale di Bolzano centro, mentre il francobollo e i prodotti filatelici correlati (cartoline, tessere e bollettini illustrativi) sono disponibili presso gli Uffici Postali di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it. Per i collezionisti è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo.
L’emissione è stata accompagnata anche da un bollettino illustrativo firmato dal presidente della Federazione delle Società Filateliche Italiane, Bruno Crevato-Selvaggi, che ripercorre la mappa delle lingue minoritarie riconosciute in Italia: in Valle d’Aosta, in Piemonte e in due comuni pugliesi si parla il franco provenzale, una delle lingue romanze nate dalle trasformazioni regionali del latino; sempre nelle valli piemontesi , ma anche in Calabria, si trova la comunità occitana, che parla una lingua romanza. Il francese è presente in Valle d’Aosta, mentre su tutto l’arco alpino si parla il germanico, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, regione dove sono presenti tre comunità linguistiche, oltre al tedesco, si parla il friulano, in Friuli, e lo Sloveno, diffuso nelle ex province di Udine, Gorizia e Trieste. In Trentino Alto Adige si trovano le comunità tedesca e ladina, ma si parla anche croato, in tre comuni del Molise, il catalano, in una variante unica, ad Alghero, accanto al sardo in Sardegna, mentre la lingua albanese è sparsa fra Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. A Messina, in Calabria e nel Salento si parla anche il greco.

Alessandro Martegani