Roberto Vannacci
Roberto Vannacci

Non è ancora un movimento politico, ma i segnali sono inequivocabili: lo sbarco online del movimento culturale “il mondo al contrario”, guidato dal generale Roberto Vannacci, sembra essere un’ulteriore tappa del percorso che porterebbe l’alto ufficiale dell’esercito, e attuale europarlamentare della Lega, a mettersi in proprio.
I risultati delle recenti europee, dove Vannacci fu il più votato nelle liste del partito di Matteo Salvini, e le manifestazioni di consenso o di attenzione, positiva o negativa che sia, verso l’autore del libro “il mondo al contrario”, spingerebbero Vannacci a far evolvere a breve il proprio circolo culturale in un vero e proprio partito (un percorso che, sia pur con tempi e mezzi del tutto diversi, era stato seguito anche da Silvio Berlusconi nella creazione di Forza Italia): un movimento destinato a erodere consenso a destra, e in particolare a quella Lega che gli ha permesso di ottenere un seggio a Bruxelles.

Il diretto interessato per ora non conferma, ma nemmeno smentisce, continuando su una linea di messaggi spesso non espliciti, ma molto chiari e diretti, seguita in tutta la sua carriera politica, dalla pubblicazione del libro che gli ha dato la celebrità e lo fatto diventare il punto di riferimento della destra radicale in Italia, fino alla conquista del seggio europeo.
Di certo c’è che il movimento “Il mondo al contrario” (il nome è già stato registrato presso l’ufficio brevetti dell’Unione Europea) sta per debuttare online, con un nuovo sito web che conterrà anche una piattaforma politico-culturale, una sorta di manifesto ispirato alla figura del generale e alle sue posizioni, espresse con termini tanto chiari quanto forti, su temi come l’immigrazione, la difesa dell’italianità e della sovranità nazionale, la sottolineatura di aspetti come “i tratti somatici italiani” o la difesa a oltranza delle forze dell’ordine.
Proprio nelle ultime ore Vannacci, pur augurandosi che la giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran senza motivo, sia “portata a casa dalla nostra diplomazia”, ha dichiarato che “la signora Sala era sicuramente al corrente dei rischi ad andare a operare in un paese come l’Iran”, aggiungendo di essere “rammaricato delle parole che Cecilia Sala diceva nei confronti dei nostri marò, quando si trovavano nella sua stessa condizione e lei auspicava che rimanessero in India e fossero giudicati dall’India”.

Per ora c’è una pagina in costruzione, con un countdown che porta a fine mese e la scritta “Un mondo al contrario – Movimento Politico – Presto nella tua vita!”. Una nota poi, informa che “Il sito web è attualmente in fase di sviluppo ma a breve saremo attivi anche per il tesseramento. Grazie per la pazienza.”
Il simbolo potrebbe debuttare già alle regionali del 2025, anche se il diretto interessato, che continua una sorta di campagna elettorale senza soluzione di continuità sul web, ma anche con incontri sul territorio, esclude che possa presentarsi contrapposizione alla Lega (forse quando uno registra un marchio divorzia dalla moglie?", ha ironizzato). Che i rapporti con il Carroccio non siano proprio idilliaci però non è un mistero, e il campione della Lega, colui che aveva di fatto salvato il risultato del partito di Matteo Salvini alle europee, tanto da far parlare di “effetto Vannacci”, ora non viene quasi mai nominato dal ministro delle infrastrutture e leader del partito, alimentando ancora di più le voci su un possibile divorzio, con il generale in procinto di mettersi in proprio e lanciare la sfida per il controllo destra populista in Italia.

Alessandro Martegani