Si tratta del primo tentativo di accordo sulla gestione dell’immigrazione dopo il cambio di maggioranza in Italia.
Al Forte Sant'Angelo di Malta si sono ritrovati i ministri dell'Interno di Francia (Christophe Castanier), Germania (Horst Seehofer), Italia (Luciana Lamorgese) e Malta (Michael Farrugia), accanto al Commissario europeo Dimitri Avramopoulos e al ministro Maria Ohisalo della Finlandia, paese che ha la presidenza europea di turno.
L’obiettivo era trovare una linea comune sulla gestione dei migranti e in particolare sulla redistribuzione, siglando un accordo che sarà sottoposto al prossimo Consiglio europeo per allargare l’intesa ad altri paesi.
In primo piano la creazione di un meccanismo di redistribuzione automatica dei migranti, che dovrebbe evitare le lunghe attese in mare che avevano contraddistinto gli ultimi mesi, quando al Viminale c’era Matteo Salvini.
La nuova ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese ha definito il testo approvati alla fine del summit come “un primo passo concreto per un approccio di vera azione comune europea: noi – ha aggiunto - abbiamo sempre detto che chi arriva a Malta e in Italia arriva in Europa, e oggi questo concetto fa parte del comune sentire europeo”.
L’Italia ritiene irrinunciabili alcuni elementi inseriti nel testo: la ricollocazione, di tutti i richiedenti asilo e non solo i rifugiati, entro quattro settimane, la rotazione dei porti di sbarco e i rimpatri a carico dell’Europa. Per chi non parteciperà, ha aggiunto, Lamorgese, ci saranno sanzioni.
A riguardo da Bruxelles è già giunta un’apertura: "Siamo pronti - ha detto Maja Kocijancic, portavoce della Commissione europea - a supportare le decisioni prese durante il summit".
Alessandro Martegani